Siamo reduci da un novembre e da un autunno di caldo record e ciò non poteva che ripercuotersi sull’intera annata, anch’essa risultata la più calda da quando esistono le rilevazioni (dal 1800 ad oggi). Il 2014 è quindi un anno meteorologico da record, con temperature di 1.4°C sopra la norma, al punto da riuscire da sopravanzare il primato d’anno più caldo finora detenuto dal 2003, annata passata alla storia per l’estate rovente. Cosa s’intende per anno meteorologico? Per convenzione, l’anno meteorologico differisce da quello solare, e parte dal dicembre dell’anno precedente terminando nel mese di novembre. Questo consente di non dover dividere in due parti il trimestre invernale, che comprende i mesi da dicembre a febbraio.
A spingere il 2014 al primo posto della classifica degli anni più caldi non è stata in questo caso l’estate, in realtà piuttosto fresca, ma sono stati l’inverno (con quasi due gradi sopra la media, il secondo più caldo dopo l’inverno 2006-2007) e l’autunno (come potete leggere in quest’articolo è stato il più caldo di sempre, con +2.1 sopra la media). Secondo i dati del Cnr tutto il 2014 è stato particolarmente piovoso per l’Italia settentrionale: con il 34% di precipitazioni in più rispetto alla media, è stato l’anno più piovoso dal 1960. L’inverno, in particolare, ha fatto registrare oltre il doppio delle precipitazioni tipiche della stagione (ben 2.3 volte superiori alla media), seguito da autunno (+30%) ed estate (+30%).