Le temperature superficiali terrestri vengono rilevate, con regolarità, dal 1979, tramite sensori satellitari.
L’aumento termico dell’ultimo ventennio è apparso più moderato rispetto a quello segnalato dai sensori termometrici sparsi sulla superficie terrestre, e questo per vari motivi, il primo dei quali la vastità degli spazi monitorati dal satellite, anche di grandi zone, come i deserti o gli oceani, che non presentano osservatori con rilevazione dati.
Comunque, malgrado questa differenza tra dati satellitari e dati rilevati in superficie, il mese di Gennaio è apparso comunque caldissimo in ambedue i metodi di rilevazione.
Complice un inverno mite sull’Eurasia, il satellite ha rilevato uno scarto termico dalla norma di +0,34°C nello scorso mese, e si tratta del Gennaio più caldo, globalmente parlando, dal 1998 (quando tuttavia lo scarto positivo fu di +0,48°C)-
Difficilmente sarà ripetibile un anno caldo come il 1998, tuttavia un Gennaio così caldo mostra un’indubbia dipendenza dal fenomeno del Nino.
La terraferma è stata comunque più calda degli oceani: +0,59°C contro +0,19°C.
Ed anche il Nord Emisfero, come al solito, è stato ben più caldo di quello meridionale: +0,49°C contro +0,18°C.
Infine, permane la notevole discrepanza di andamento termico tra i due Poli: il Polo Nord è stato infatti più caldo della norma di +0,19°C, mentre quello Sud è stato più freddo di -0,24°C.