L’ennesimo Vortice Instabile: uno degli elementi che hanno segnato, pesantemente, l’andamento estivo è senz’altro l’Atlantico. Le Depressioni Oceaniche hanno mostrato una vigoria sorprendente, sfociata sovente in Vortici Instabili capaci di insinuarsi nel Mediterraneo approfittando della mancanza di figure anticicloniche capaci di opporre efficace resistenza. L’ultimo Vortice in ordine di tempo sta per abbattersi sulla nostra Penisola e gli effetti non si faranno attendere.
Violenti temporali e brusco calo termico: effetti che si manifesteranno fin dalle prossime ore e anche stavolta lasceranno in tanti a bocca aperta. Parlare di contrasti termici, visto l’andamento termico su alcune regioni, risulta difficile. Certo è che alcune configurazioni bariche, nel cuore dell’estate, non possono passare inosservate. L’attuale è una di queste, pertanto è bene prepararsi ad affrontare temporali decisamente violenti ed anche grandinate, colpi di vento o trombe d’aria. Anche le temperature subiranno uno scossone. Caleranno bruscamente, portandosi al di sotto delle medie stagionali.
L’estate ad agosto: i modelli, da alcuni giorni, sembrano aver trovato una soluzione in grado di condurci nel pieno dell’estate. Agosto, ancora una volta, promette di rivelarsi il mese migliore dell’intera stagione. Non sarebbe la prima volta, lo si è detto e scritto anche stamane. Statisticamente capita sovente che il prossimo sia il mese più stabile dell’intero trimestre.
La dinamica barica: ciò che emerge dall’analisi modellistica comparata è la sostanziale modifica in seno alla circolazione atlantica e all’Alta delle Azzorre. Quest’ultima sembrerebbe in grado di consolidarsi a ridosso della Penisola Iberica, estendendosi nel cuore del Mediterraneo ed avvalendosi anche di un supporto d’aria calda di origine nord africana. In auto della struttura anticiclonica verrà anche il blocco altopressorio continentale, da tempo stazionante tra la Penisola Scandinava e l’Europa orientale.
Le differenze modellistiche: va detto che i più autorevoli modelli ci mostrano soluzioni differenti. L’americano GFS, soprattutto nell’ultima emissione, da maggior peso al consolidamento anticiclonico procrastinandolo sino a metà agosto. L’Europeo ECMWF, invece, propone una piccola interruzione a ridosso della conclusione della prima decade d’agosto, imputabile all’ennesima incursione instabile di origine atlantica. Ciò che possiamo dirvi, al momento, è che l’estate riuscirà finalmente a rialzare la testa.