L’assenza degli anticicloni, defilati completamente dalla scena euro-mediterranea, ha pesato in modo determinante sulle sorti meteo di questa seconda parte di luglio: al posto del sole, hanno dominato a lunghi tratti vicende instabili e fresche dai connotati tutt’altro che estivi. Una situazione insolita ed eccezionalmente prolungata che, seppure più ammorbidita, è destinata a protrarsi ancora per qualche giorno: ulteriori sbuffi instabili caratterizzeranno il meteo del week-end , con ultimi strascichi anche in apertura di settimana.
Il persistente scenario instabile di questo periodo è stato causato da una voragine perturbata, rimasta per molti giorni bloccata sul Centro Europa, continuamente alimentata da un fiume di correnti fredde che sono giunte dalle alte latitudini. L’influenza meteo negativa sull’Italia si è accentuata col progressivo sprofondamento della circolazione ciclonica, così da creare anomale genesi perturbate in pieno Mediterraneo, come accaduto con la recente fase di maltempo che ha colpito soprattutto al Centro-Nord. La lacuna perturbata continentale, oltre ad indebolirsi, sta finalmente per slittare lentamente verso E/NE, in quanto si appresta a venir meno quel blocco indissolubile connesso all’esteso anticiclone sub-tropicale con massimi barici posizionati sulla Russia.
Si tratta d’importanti conferme in merito al ritorno a pieno regime della stagione estiva, grazie ad una progressiva rimonta anticiclonica pronta a riabbracciare nuovamente il Mediterraneo Centro-Occidentale. La presenza di una probabile lacuna barica sull’Atlantico Portoghese potrebbe accentuare la spinta del promontorio anticiclonico, con conseguente richiamo sub-tropicale che favorirebbe un incisivo rialzo della temperatura.
Al momento non sono però attese ondate di caldo importanti o durature: la stabilità, dettata dal ripristino di condizioni anticicloniche, risulterà più efficace sulle regioni centro-meridionali, un po’ meno al Nord in quanto l’anticiclone avrà un po’ il braccino corto per proteggere adeguatamente il Settentrione e soprattutto le aree alpine, che rischiano quindi di trovarsi coinvolte marginalmente dai passaggi instabili del flusso oceanico. Non sarà nulla di nuovo, ma solo quelle condizioni meteo che già avevamo vissuto prima che la seconda parte di luglio mostrasse un volto così poco estivo.