Sole e temperature in risalita al di sopra dei valori normali: queste saranno le caratteristiche meteo prevalenti sull’Italia che predomineranno in linea generale per il resto della settimana, merito di un ritrovato campo anticiclonico di matrice nord-africana che è tornato protagonista sul cuore del Mediterraneo, consentendo il ritorno in grande stile dell’estate dopo una lunga fase di ingiustificata latitanza, soprattutto per il fatto che la crisi stagionale di fine luglio si è protratta per oltre 10 giorni.
Non è però tutto oro ciò che luccica, in quanto il Settentrione non godrà appieno dei benefici effetti dell’alta pressione: la fascia alpina e prealpina in particolare dovrà fare i conti con transitori passaggi instabili d’origine oceanica, che daranno lo spunto per qualche episodio temporalesco localmente anche in pianura. Si tratterà di disturbi che in qualche modo metteranno un ostacolo all’estate, preventivando il rischio di altre possibili cadute fragorose come quelle avvenute di recente.
In effetti, subito dopo l’inizio della prossima settimana è atteso un probabile mutamento meteo più efficace e vistoso con ripercussioni anche sull’Italia: una nuova ferita perturbata si rafforzerà sull’Europa Centro-Occidentale, guidando un moderato affondo di una saccatura nord-atlantica fin verso il nostro Paese. Tale dinamica sembra congeniale ad un probabile peggioramento più efficace al Nord e di sfuggita anche lungo i versanti adriatici, fra martedì e mercoledì. Dovrebbe trattarsi di un peggioramento rapido, anche perché stavolta la saccatura avrà modo di traslare verso est, senza rimanere bloccata a lungo.
Il resto d’Italia sarà probabilmente più protetto, ma la bolla calda che accompagnava il dominio anticiclonico, dopo aver toccato il culmine fra il 9 ed il 10 agosto, sarà costretta a battere in ritirata, cedendo così lo scettro all’afflusso di correnti più fresche. In base a quelle che sono le attuali proiezioni, non dovrebbe materializzarsi nessun peggioramento o vera rottura estiva sullo stile di quanto avvenuto nella terza decade di luglio. Di certo, l’intrusione abbastanza significativa di correnti più fresche alle porte del Ferragosto rappresenta una piccola debacle per il tentativo di rivincita di un’Estate così ferita, anche se nel lungo ponte del week-end festivo l’anticiclone potrebbe tornare più solido, annientando almeno al Centro-Sud il respiro d’aria fresca nord-atlantica.