I siti meteo vengono sovente attaccati, i meteorologi, i redattori vengono offesi, ma quantomeno sanno distinguere il significato di una previsione meteo dal tempo che ha fatto, e che un articolo di previsione meteo NON ti dice che tempo fa attualmente.
Non di rado ci capita di leggere critiche ad un bollettino meteo, che ovviamente indica che tempo farà, con commenti del tipo “da me c’è il sole, da me fa questo tempo”. Commenti che sono frutto di estrema ignoranza meteorologica. E ciò non vuole essere denigratorio, ma dire come stanno le cose.
La disinformazione avviene dai Social Network, dove tanti lettori commentano ciò che erroneamente hanno scritto altri, e la notizia diventa FALSA, diventa DISINFORMAZIONE. Ciò non succede solo in meteorologia, anzi.
Poi ci sono i giornali, coloro che dovrebbero dare informazione corretta e professionale, e che per redigere un articolo di meteorologia dovrebbero rivolgersi ad un sito meteo qualificato, oppure ad un esperto. Invece non avviene nulla di ciò, e dal giornale di provincia, al quotidiano nazionale, sovente l’informazione diventa disinformazione, per la non conoscenza della materia. Eppure ciò qualificherebbe non poco le varie testate. Un articolo di medicina, in genere, non viene scritto da un redattore sportivo.
In queste ultime 12 ore si sono diffusi decine e decine di articoli, di post nei social network, diversi anche con foto di repertorio, che illustrano i danni avvenuti ieri in Valle Padana, specie tra il basso Veneto e l’Emilia, parte della Romagna, indicando che a causare tutto ciò è stata una tromba d’aria.
Sappiamo, ma la foto non è una prova certa al 100%, che c’è stata una piccola tromba d’aria nel modenese, ma non è quella che ha prodotto danni diffusi in varie regioni.
Parrebbe che la tromba d’aria abbia il dono dell’ubiquità o che ci siano state dieci, venti trombe d’aria. Ma invece non c’è stato NIENTE di tutto ciò.
Sappiamo, ma la foto non è una prova certa al 100%, che c’è stata una piccola tromba d’aria nel modenese, ma non è quella che ha prodotto danni diffusi in varie regioni.
La Valle Padana, e non solo, come abbiamo scritto ieri sera, è stata attraversata da un fronte freddo che scalzando l’aria calda e umida ha causato forti raffiche di vento. E dove ci sono stati i temporali si sono avute quelle che abbiamo definito più volte fortissime raffiche del temporale, che tecnicamente sono dette downburst.
In Italia abbiamo imparato ad usare il termine twister e tornado dopo aver visto un film di Hollywood, ci auguriamo che presto venga prodotto un bel film sui temporali dove viene mostrata la potenza dei downburst, che NON SONO TROMBE D’ARIA, bensì fortissime raffiche di vento discendenti dal temporale che possono raggiungere velocità di uragano, sino a 270 orari, e soffiare associate a violentissimi scrosci di pioggia e grandine.
Insomma, il downburst con pioggia torrenziale, visto all’interno fa una sorta di effetto uragano (per fortuna dura 5-15 minuti), e può danneggiare gli edifici anche seriamente come tutti i venti intensi, anche ad oltre i 150 km orari. Ma non solo, può sollevare le auto, i camion, i tir, le roulotte, sfondare vetrate, sollevare i tetti di abitazioni, rompere le finestre, abbattere muri, pali.
E’ palese a tutti spero, un violento downburst fa serissimi danni.
Ricordiamo che la tromba d’aria è riconoscibile per la sua forma a imbuto, e ciò è inequivocabile. I danni sono limitati a territori ristretti, e sovente sotto la tromba d’aria non c’è pioggia torrenziale come nel downburst.