Caro Andrea, dalle mie decennali osservazioni sul tempo, locali ed empiriche ovviamente, so che il declinare dell’estate verso l’autunno comporta una serie di situazioni che si svolgono in un periodo che va grossomodo dall’ultima decade di agosto sino alla metà di settembre.
Si inizia con l’avvertire temperature via, via meno calde al primo mattino, impennata del termometro dopo il mezzodì, fino anche a superare i 30°, quando le condizioni lo permettono.
Una per tutte l’estate del 1971 con un finale di agosto dalle mattinate fresche con temporali consistenti e pomeriggi assolati e caldo fino a notte inoltrata. Davvero notevoli le escursioni termiche giornaliere di quel periodo.
Splendide poi le giornate di settembre, quando inizia la vendemmia, con massime a volte vicine ai 30°. In questo mese, da ragazzo, usavo passare almeno dieci giorni al mare, con un clima davvero ottimo.
In quanto alla cosiddetta rottura di ferragosto, non ricordo che questa sia avvenuta con tale frequenza da farne una regola. Temporali e rinfrescate si succedevano abbastanza regolarmente durante tutta la stagione estiva. Ma allora a comandare c’era l’anticiclone delle Azzorre, il grande termoregolatore che oggi si fa desiderare.
Ho assistito a veri e propri nubifragi, grandinate da spazzare via gli orti e i campi di granoturco, ma poi l’estate si è sempre ripresa.
Il segno che l’estate è finita viene da quelle giornate, magari ancora belle ma non più calde, frizzanti il mattino e appena tiepide durante il giorno e qui siamo già a settembre inoltrato.
L’autunno quando arriva ha una luce e un clima speciale e la natura si adegua subito. In pochi giorni si assiste ad una festa di colori che l’estate non può avere. Allora il passaggio è avvenuto, dolcemente, giorno dopo giorno
Roberto Bosio – 19 agosto 2004
Caro Roberto,
come ho detto più volte, la rottura dell’estate è un evento poco tangibile ed è sempre più rarefatto man mano che ci spostiamo da nord verso sud est, dove il culmine dell’estate avviene non di rado, ad agosto.
Su gran parte del Sud Italia e della Sicilia, la rottura dell’estate avviene a settembre, anche se al pomeriggio nei monti dell’interno si potrebbero osservare formazioni nuvolose cumuliformi, con qualche temporale.
L’estate 2004, tanto normale essa appare solo dal punto di vista termico, mentre è stata sballata nella distribuzione geografica e temporale delle precipitazioni. Se vi fate caso sono stati davvero pochi gli eventi termo-convettivi nelle zone interne della Penisola e Isole.
Concordo con quanto dici tu su molti punti.
Grazie per la collaborazione.
Andrea Meloni