Osservando le carte di previsione sembra che il prossimo peggioramento, se confermato, possa segnare un tassello importante nella staffetta stagionale tra la bella stagione e l’autunno oramai prossimo. Se non altro perché dalla giornata di ieri è ufficialmente iniziata la nuova stagione, perlomeno dal punto di vista meteorologico.
Certo che poi se osserviamo con attenzione la configurazione barica indiziata come la responsabile del cambiamento previsto, non vi sono grosse differenze con quel che ha interessato la nostra Penisola in varie fasi del mese di agosto. Vale a dire una goccia fredda in quota in transito sul bacino del Mediterraneo e apportatrice di instabilità e temporali.
A voler essere pignoli si potrebbe tranquillamente sostenere che la fase perturbata che ci interessò in prossimità del Ferragosto rispecchiò molto di più il concetto di “autunno” rispetto a quanto previsto per i prossimi giorni. Eppure non è così. Il perché? Semplice. Da un’altrettanta attenta analisi degli ultimi anni (e non solo) risulta evidente come molte delle più importanti perturbazioni autunnali fossero causate da un tipo di configurazione simile a quella prevista e da confermare.
La presenza di una vasta area perturbata in quota in avvicinamento alla Penisola Iberica richiamerà sulle nostre regioni moderati venti meridionali, precedendo un aumento della nuvolosità ad iniziare dalle regioni occidentali. Il successivo spostamento della depressione verso Levante determinerà un aumento delle nuvole e con esse arriveranno le piogge. Prima al Nordovest poi sul resto del Centro Nord ( in particolare lato tirrenico).
Ribadiamo ancora una volta come la previsione vada confermata con accuratezza ma se dovesse verificarsi così come prospettato dai modelli si avrebbe una configurazione ideale per le piogge, anche copiose, in regioni assetate come quelle del Nordovest. Configurazione che si verifica spesso durante ogni buon autunno che si rispetti, specie in questi ultimi anni dove l’assenza d’attività della depressione d’Islanda ha tolto un elemento quanto mai indispensabile nel rifornimento delle nostre riserve idriche.
Insomma, i sintomi della nuova stagione aumentano ogni giorno che passa. Può darsi che poi il peggioramento arrivi ma non nei modi o nei tempi sopra descritti. Tuttavia si può credere che ben presto le grandi piogge, le classiche autunnali, bagneranno le nostre giornate.