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L’uomo è stato sempre in balia delle anomalie climatiche: estati 1976, 1983, 2002, 2003 e …2005

di Andrea Meloni
27 Giu 2005 - 13:05
in Senza categoria
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luomo e stato sempre in balia delle anomalie climatiche estati 1976 1983 2002 2003 e 2005 3432 1 1 - L'uomo è stato sempre in balia delle anomalie climatiche: estati 1976, 1983, 2002, 2003 e ...2005
Era il giugno 1976, un potente e caldissimo anticiclone si instaurò su gran parte dell’Europa, nel frattempo la Corrente a Getto che porta aria umida e fresca dell’Atlantico si spostò repentinamente verso nord. Già da mesi le piogge erano state molto inferiori alla media su buona parte d’Europa, e la grande calura ingiallì i prati di Francia e buona parte dell’Isole Britanniche. Fu un evento storico per gli inglesi, a memoria d’uomo non ricordavano niente di simile.
Nel frattempo, dalla metà di giugno, aria fresca in quota scese verso i Balcani e le regioni centro meridionali italiane: tutti i pomeriggi nelle zone interne e pre-costiere tirreniche, quelle interne di Sardegna e Sicilia, vedevano scoppiare improvvisi temporali, mentre sul Nord Italia il sole splendeva incontrastato, con temperature superiori alla media.

Il caldo era potente in Europa centrale, Francia, per due settimane le temperature massime rimasero superiori ai +32°C, con punte anche di +38°C.

A luglio si ebbe un primo cambiamento del tempo, con un’irruzione di aria artica fin nel cuore del Mar Mediterraneo. Venne il maltempo in Italia, con nubifragi, trombe d’aria, grandinate. Il tempo instabile proseguì per buona parte del mese e solo ad agosto si ebbero alcune settimane di tempo buono. Già dopo ferragosto venne l’autunno, e pensate in Adriatico si formò un raro ciclone Mediterraneo. Si ebbe un’ondata di maltempo di assoluta eccezionalità, con alluvioni in varie regioni dell’Adriatico.

Estate 1983, era calda nella media sull’Italia, questo fino alla metà del mese di luglio. Nessuno poteva immaginare che cosa sarebbe accaduto nel corso della terza decade, quando un potente e furioso anticiclone nord africano spinse su buona parte delle nostre regioni aria caldissima di origine sahariana. Le temperature in un pomeriggio salirono di 15°C nella costa orientale della Sardegna, da +32°C a +47°C con tassi di umidità prossimi a zero. Da quell’istante gran parte del nostro Paese ebbe quasi 20 giorni di calura spropositata, con temperature superiori ai +40°C dalla Toscana verso Sud. In varie località risale all’epoca l’ondata di calore più rilevante che si ricordi.

Anche se all’epoca non se ne parlava molto, si ebbero innumerevoli vittime per la calura, mentre immani incendi devastarono i boschi ed i terreni. In Sardegna e in varie altre regioni fu un cataclisma fissato ed indelebile nella mente di molte persone.

Appena qualche anno fa, era il 2002, nessuno aveva ipotizzato che dopo un caldo giugno, il resto dell’estate sarebbe stata una strana stagione autunnale. Il tempo fu instabile a luglio, con temporali, vento fresco, con intervalli si stabilità; ancor peggio avvenne ad agosto, tranne che per una decina di giorni in cui si ebbe uno strano bel tempo. In tanti ebbero la vacanza rovinata: in montagna faceva troppo fresco per la stagione, pioveva quasi sempre, al mare mancava sovente il sole, c’era vento o pioveva. Fu un’estate terribile, se non fosse che patimmo pochissimo la calura.

Estate 2003. Nei primi di aprile si ebbe un’eccezionale ondata di freddo, con neve sulle regioni adriatiche, fin quasi la costa. Le temperature erano davvero basse su tutta Italia, ed i termosifoni furono tenuti accessi fino a metà mese in molte località, ma qualche settimana dopo si fece uso dei climatizzatori.
Verso fine mese venne la prima ondata di caldo. Poi per tutto maggio il tempo rimase buono, con temperature sensibilmente superiori alla media. I mesi successivi videro stabilirsi sull’Italia e gran parte dell’Europa un’area di Alta Pressione che attrasse aria caldissima, così che in Francia, sud Inghilterra, Nord Italia, Europa centrale si raggiunsero le temperature più elevate del secolo, ed in talune zone, anche di sempre, da quando si misura la temperatura. Il caldo afflisse tutta Italia, si ebbero scarse piogge, limitate a locali temporali sovente violenti e purtroppo spesso con grandine.

L’estate 2003 rimane uno spettro, uno zombie continuamente citato, si temeva una sua replica nel 2004, vi sono forti timore che si realizzi quest’anno.

Estate 2005: è cominciata da poco, è differente da quella 2003, anche se presenta varie similitudini.

Questa estate viene dopo un inverno abbastanza rigido, ma con scarse precipitazioni, gli ha fatto seguito una primavera asciutta su molte regioni italiane e parecchie d’Europa. In Spagna è siccità grave, pensate che ad oggi, da gennaio in alcune località sono caduti 50-60 mm di pioggia. E’ siccità anche in Francia, piove poco e a macchia di leopardo in Germania, Svizzera, Austria.

La siccità affligge il Nord Italia, qui l’inverno è stato molto asciutto, specie nel settore centro occidentale, idem la primavera e questo scorcio di inizio estate è caldissimo, con punte di temperatura insolite per il mese di giugno.

Siamo solo a giugno, e la situazione idrica, la calura possono essere quelle di agosto. Cosa succederà più avanti?

Si potrebbero fare molte congetture, ma è difficile credere che si possa replicare una situazione simile a quella del 2003, vi sono vari elementi che farebbero ritenere che non sarà uguale, ma purtroppo mi pare che gli eccessi di caldo potranno riproporsi, già ci sono, ma non è possibile stabilire se sarà peggio del 2003 o altro. E’ impossibile fare previsioni climatiche, tuttavia, forse, occorre prevenire queste situazioni ormai troppo ricorrenti, non vi pare?

L’uomo ha sempre vissuto con le anomalie climatiche, dapprima era il grande freddo a creare disagi, poi per necessità di sopravvivenza ci siamo adeguati. Adesso fa paura il caldo, e forse dovremo percorrere le medesime vie per poter sopravvivere senza il terrore dell’estate.

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