Cop21 ha mobilitato gran parte dei Paesi del mondo, in cerca d’un accordo per frenare il presunto riscaldamento climatico. Anche la Chiesa ha preso posizione, giudicando urgente sostenere gli sforzi per ridurre le emissioni, in particolare dell’anidride carbonica derivante dall’uso dei combustibili fossili. A Parigi, il mondo scientifico è stato rappresentato come compattamente schierato a sostegno dell’idea che siano le attività umane a indurre l’aumento delle temperature registrato negli ultimi decenni. In verità, molte sono le voci che dissentono. Alcune sono state economicamente sostenute dalle grandi compagnie petrolifere, ma altre sono indipendenti. Tra queste ultime, la più nota e autorevole è quella di Richard Siegmund Lindzen (75 anni), dal 1983 al 2013 docente di meteorologia al Mit (Massachusetts institute of technology) di Boston (Stati Uniti), che ha collaborato al 2º rapporto Ipcc (1995) ed è il principale autore del capitolo 7 del 3º rapporto (2001). In tale veste, ha criticato il Summary for Policymakers, la sintesi per i mezzi d’informazione, perché priva dei passaggi considerati scomodi per la causa ambientalista, dichiarando in seguito che sull’effetto serra si è creato un consenso simile a quello degli inizi del Novecento sull’eugenetica.
Professore, lei è conosciuto per dissentire dalla teoria del cambiamento climatico. Perché questa posizione?
Cos’è quella che lei definisce teoria del cambiamento climatico? Da quando la Terra si è formata, il clima è in continuo mutamento. Ci sono un certo numero di ragioni che determinano questi cambiamenti. Quelli a cui stiamo assistendo oggi sono molto piccoli e ben lungi dal poter essere definiti insoliti.
A prescindere dalle attività umane, è d’accordo sul fatto che le temperature mondiali siano cresciute?
Dalla fine della Piccola età glaciale (1850 circa: ndr) c’è stato un riscaldamento netto di circa un grado centigrado. Solo il riscaldamento degli anni fra il 1978 e il 1998 circa è stato attribuito ai gas serra dall’Ipcc. Tale episodio tuttavia, sembra essersi esaurito nel 1998. Il riscaldamento osservato dal 1978 inoltre, è risultato molto meno importante di quanto prevedevano i modelli dell’Ipcc.
Come può spiegare, in parole semplici, il motivo di tale riscaldamento?
Il riscaldamento registrato tra il 1978 e il 1998 è quasi identico all’episodio di riscaldamento che si ebbe tra il 1919 e il 1939. L’Ipcc riconosce che questo primo episodio non era dovuto all’attività umana. Il clima infatti, può variare di mezzo grado centigrado senza forzature esterne di alcun tipo. La superficie terrestre non è mai in equilibrio, dal momento che lo scambio di calore avviene sempre negli oceani, fra gli strati superficiali e le acque profonde.
Secondo l’Ipcc tuttavia, il consenso scientifico sulle attività umane come causa del riscaldamento è pari al 97 per cento…
L’Ipcc non ha mai fatto una simile dichiarazione. Ong ambientaliste (organizzazioni non governative: ndr), politici e mezzi d’informazione tuttavia, sono andati affermando che dal 1988 tutti gli scienziati sono d’accordo. Lo scopo è di indurre la pubblica opinione ad accettare tutto questo come vero. Non hanno però mai realmente detto in cosa consista questo accordo. Nei fatti, esiste un ampio consenso fra i ricercatori attuali sulla circostanza che il clima non sta cambiando, che i gas a effetto serra potrebbero avere un qualche ruolo, anche se la grandezza di questo ruolo può essere piccola, che l’anidride carbonica è in crescita, ma nulla di tutto ciò equivale ad attribuire un cambiamento che sia osservabile all’uomo, né contiene alcuna implicazione di catastrofe.
*Papa Francesco ha scritto nell’enciclica Laudato si’: «Negli ultimi decenni, tale riscaldamento è stato accompagnato dal costante innalzamento del livello del mare, e inoltre è difficile non metterlo in relazione con l’aumento degli eventi meteorologici estremi». Cosa ne pensa?*
Anche l’Ipcc concorda sul fatto che non vi è stato alcun aumento degli eventi estremi. La teoria di base inoltre, afferma che gli eventi estremi dovrebbero diminuire in presenza d’un clima sempre più caldo, perché diminuisce la differenza di temperatura fra l’equatore e i poli, e questa differenza è la causa principale delle tempeste extratropicali. Il livello dei mari è in aumento dalla fine dell’ultima era glaciale (9600 a.C. circa: ndr). Il Papa sembra essere stato male informato. In caso contrario, egli sembra propendere per un aumento della povertà, che pensa possa contrastare l’ideologia materialistica. Forse ha uno scopo: la Chiesa era molto più potente durante l’età feudale, quando la maggior parte degli europei erano molto più poveri.
Però anche il presidente americano è d’accordo col Papa…
Sarebbe più esatto dire che il Papa è d’accordo con Barack Obama. Consulente scientifico di Obama è John Holdren, un noto ambientalista radicale, protégé di Paul Ehrlich e sostenitore dell’aborto forzato per limitare la crescita della popolazione.
*È vero che durante il Medioevo e in altre epoche del passato il clima fu simile, o anche più caldo dell’attuale?*
Per quanto ne sappiamo, questo è vero. Per gran parte della storia della Terra inoltre, il clima è stato più caldo e i livelli di anidride carbonica più elevati. Le piante hanno effettivamente bisogno di più anidride carbonica per prosperare. Attualmente, siamo in un tempo di carenza di anidride carbonica. Tuttavia, l’aumento dell’anidride carbonica sembra aver contribuito ad aumentare la produttività agricola e a ridurre la fame.
A Parigi tuttavia è stato ripetuto che il 2014 è stato l’anno più caldo di sempre…
È un’affermazione ridicola e irrilevante. La temperatura è rimasta sostanzialmente costante per quasi 20 anni. La precisione dei dati varia però entro uno o due decimi di grado. Sostenere che il 2014 sia stato un paio di centesimi di grado più caldo è sciocco, fuorviante e anche disonesto. Si sfrutta l’incapacità di molti di capire anche i numeri.
Conferma che alcune delle sue ricerche sono state finanziate dal Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti?
Vero. Il Dipartimento dell’energia è uno dei maggiori finanziatori di ricerche del governo statunitense in molte aree della fisica, tra cui il clima.
È mai stato pagato dalle grandi compagnie petrolifere?
No.
Può definirsi un ricercatore che non agisce per interesse?
Naturalmente. Sto agendo al di fuori del mio interesse e per l’integrità della scienza, che viene gravemente danneggiata dall’isteria del riscaldamento globale.