Il Sud Inghilterra ed il nord ovest della Francia sono nel congelatore. Da quelle parti non è affatto normale avere alla sera temperature alla fine di novembre tra i -2°C ed i -6°C.
Questi sono valori di gelo intenso per queste località dal clima temperato.
Eppure succede, e la mappa che vediamo qui sopra ci mostra gli ultimi rilevamenti (ore 21:00 di mercoledì 30 Novembre). Tra l’altro, stamattina la stazione meteo di Londra Heathrow ha rilevato -8°C di minima (valore davvero inusuale).
Il modello matematico europeo ECMWF, nella mappa qui sopra, ci mostra che da quelle parti ci dovrebbe essere una temperatura più elevata della media alla quota di 850 hPa (circa 1500 metri) di circa 5°C, già da oggi ore 12 locali.
Ma per milioni di persone la giornata di mercoledì è stata una giornata gelida, con i londinesi e i parigini che hanno dovuto indossare abiti adeguati al clima freddissimo.
Come mai questa discrepanza?
Ebbene, l’aria che interessa l’Europa, lo sottolineiamo da tempo, è di origine continentale, quindi è freddissima in prossimità del suolo, e in Russia si raggiungono anche valori più bassi di quelli rilevati in quota.
Per altro, anche il nord ovest italiano doveva avere una fortissima riscaldata che non c’è stata. Per carità, da queste parti il freddo è non troppo dissimile dalla media del periodo (ma i valori sono scesi di 10/15°C rispetto ad una settimana fa), ma neppure qui c’è stato il bollore di 4°C oltre la media prospettato dai modelli matematici, né in pianura, né in montagna.
Eppure le mappe a 850 hPa le osserviamo per fare le previsioni, in quanto indicano i valori termici alla quota di 850 hPa.
Ma l’argomento freddo è complesso, e lo abbiamo già sottolineato che c’è molta aria continentale che circola in Europa. Poi se questa andrà via nel medio termine è un altro discorso, qui analizziamo l’oggi, anche per invitare a fare una riflessione complessiva: per fare una previsione di freddo è necessario esaminare numerosi parametri atmosferici, e non solo la temperatura a 850 hPa, e neppure quella al suolo, bensì l’insieme di masse d’aria, umidità, condizioni meteo, vento, pressione atmosferica, copertura nuvolosa ed eventualmente anche quella nevosa, etc.