In attesa delle possibili dinamiche invernali di febbraio, l’anticiclone sub-tropicale è pronto a divorarsi un’altra ampia fetta d’inverno. Da qui a dieci giorni le tendenze meteo non sembrano infatti lasciare scampo: il dominio anticiclonico si protrarrà per almeno 10 giorni sull’Italia ma anche gran parte dell’Europa Centro-Meridionale, senza alcuna novità meteo di rilievo fino ai primi giorni di febbraio. Vivremo quindi i classici giorni della merla, in un contesto meteo non proprio invernale. Torna in mente l’incubo vissuto a dicembre, ma anche a novembre: fortezza anticiclonica sull’Italia, mitezza e tanto smog. Gennaio sembrava aver avviato un cambio di marcia: prima le perturbazioni e poi il freddo artico invernale, ma ora si ricomincia daccapo.
Proviamo ad analizzare le cause di un’anomalia che si ripete: questa frequenza così eccezionale di invasioni anticicloniche trova riscontro nelle dinamiche climatiche a livello planetario e le anomalie termiche oceaniche. Lo stesso “El Niño strong”, ancora particolarmente attivo, gioca un ruolo importante nel favorire le espansioni durature delle alte pressioni sub-tropicali più a nord. Inoltre abbiamo posto l’accento sulla forza del Vortice Polare: è bastato che si indebolisse per consentire un’importante discesa artica, ma ora si è di nuovo rafforzato ed il gelo viene così di nuovo risucchiato alle alte latitudini. Attualmente siamo di fronte ad un principio di stratwarming, a cui sono appese le speranze per una nuova svolta meteo invernale per febbraio.