Se si giunge in aereo a Linate non si può non scorgere la fitta cappa marrone che copre come un mantello la città di Milano il mattino. Non è solo foschia quella che si vede, ma smog.
Anche altre città sono afflitte dall’inquinamento, magari con un aspetto meno rilevante ma probabilmente non meno nocivo alla salute.
La questione è segnalata anche in località minori ed in campagna in prossimità delle maggiori autostrade.
Chi ha l’abitudine non ci farà caso, ma il mattino presto in prossimità delle autostrade, anche in campagna si sente l’odore dei gas di scarico delle auto. Ciò si attenua di giorno quando soffiano le brezze.
Secondo degli studi svolti dal CNR, pare che l’incremento delle polveri cattive nelle grandi città sia dovuto anche alla crescita di pulviscolo proveniente dal Sahara.
In effetti le alte pressioni che interessano l’Italia arrivano dal nord Africa più spesso che in passato, trasportano una grande quantità di sabbia che impasta il vapore acqueo delle nubi e quello presente in atmosfera.
Si creerebbero condizioni che accentuerebbero i tempi di permanenza in atmosfera delle polveri, con picchi di inquinamento anche maggiori della stagione invernale, quando, però il traffico automobilistico è più intenso e si aggiunge l’inquinamento degli impianti di riscaldamento.
Insomma, con il clima che cambia i mali non vengono da soli.