Nell’ultimo periodo sono stati presentati vari editoriali nei quali si andava alla ricerca di quella che potesse rappresentare il segnale della conclusione, quella definitiva, della stagione estiva. Un trimestre che ha proposto evoluzioni altalenanti, con un agosto che in molte regioni somigliava più all’autunno.
In tal ricerca si poneva l’attenzione sui vari movimenti delle figure bariche presenti sull’Europa, sottolineando poi come già da tempo si potessero identificare inequivocabili segnali della stagione ventura. Soprattutto nella parte settentrionale del Continente.
Certo, non dobbiamo scordarci che ancora oggi siamo alle prese con un ritorno in grande stile della stagione estiva, perlomeno dal punto di vista termico. In molte regioni sono state registrate temperature ben al di sopra delle medie previste per il periodo, anche se poi non sono mancati i temporali sparsi nelle zone interne e sui monti. In taluni casi anche violenti.
Tutto sommato possiamo ritenere che quanto descritto rappresenti la normale decadenza della bella stagione. Forse come non si osservava da tanto tempo. E così si è giunti in prossimità della prima settimana di settembre, che potrebbe segnare una seria svolta verso condizioni meteorologiche più vicine alla nuova stagione che non alla vecchia.
Avremo infatti una settimana caratterizzata da tempo dapprima instabile, successivamente perturbato, con piogge, anche copiose, che interesseranno quasi tutte le nostre regioni. Favoriti (o sfavoriti) i settori occidentali, laddove potrebbero verificarsi dei problemi legati all’intensità (se il tutto trovasse conferma) e durata delle precipitazioni previste.
Ma non è tutto. Intorno alla conclusione della settimana si potrebbe verificare un sensibile abbassamento delle temperature, che ci consegnerebbe una nuova con temperature decisamente tardo autunnali. A ben vedere, ci troviamo ancora a descrivere situazioni meteorologiche diametralmente opposte in un così ristretto spazio temporale. A testimonianza di quanto siano ancora attivi gli scambi meridiani di calore.
È certo comunque che se dovesse verificarsi una simile evoluzione l’estate segnerebbe la naturale conclusione. E anche se poi dovessero verificarsi, come spesso accade, ancora belle giornate di sole dal clima piacevole, dovremo parlare di tempo stabile di stampo autunnale e non più di ritorno dell’estate.