I TIPI DI CICLONI – Quasi tutte le aree di bassa pressione con cui ci troviamo ad avere a che fare sull’Italia fanno parte della categoria di cicloni extratropicali, definiti in modo molto semplicistico come normali sistemi di bassa pressione sinottica che si verificano alle medie latitudini. La bassa pressione Lucia, che attualmente interessa l’Italia, fa parte di questa categoria: si tratta di un normale ciclone extratropicale, per quanto sia estremamente profondo (valori di pressione molto bassi, prossimi ai 985 hPa), come accade molto di rado e non tutti gli anni sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo. Non è quindi corretto definire “Lucia” come un ciclone stile-uragano (di tipo tropicale), come purtroppo si è diffusamente sentito parlare negli ultimi giorni su molti mass-media.
CARATTERISTICHE DEI CICLONI TROPICALI – In rari casi, alcune figure di bassa pressione sul Mediterraneo possono assumere la sembianza di ciclone tropicale, cosiddetti sistemi a cuore caldo e non freddo come i sistemi extratropicali. In sostanza, ad una certa altitudine l’ambiente all’interno del ciclone (su gran parte della colonna d’aria) è più caldo rispetto alle zone esterne intorno ad esso. La somiglianza con le tempeste o i tifoni tropicali si evince quindi da una serie di fattori: anzitutto essi sono caratterizzati internamente da un cuore caldo anche in quota ed inoltre sono caratterizzati da un meccanismo “barotropico” piuttosto che quello “baroclino” tipico dei cicloni extratropicali. Ciò significa che questo tipo di ciclone diventa autonomo ed è in grado d’alimentarsi col semplice contributo del calore latente fornito dal mare.
CICLONI SIMIL-TROPICALI NEL MEDITERRANEO, I TLC – Alcune considerazioni importanti devono valere come premessa: i “cicloni tropicali” nel Mediterraneo sono certamente più rari, più ristretti e dalla potenzialità molto meno distruttive rispetto ai veri e propri uragani tropicali. Le figure cicloniche di questo tipo sono chiamate attraverso l’acronimo TLC, entrato sempre più nel vocabolario comune di chi segue la meteorologia, che significa “Tropical Like Ciclones”, ovvero cicloni simili a quelli tropicali. Di recente, all’inizio degli anni 2000, è stata coniata la definizione di “Medicanes”, che racchiude due parole per descrivere la forma più rara ed intensa dei tipi di TLC nel Mediterraneo, ovvero i “Mediterranean Hurricanes”. Come accade per gli uragani tropicali, anche quelli sul Mediterraneo seguono la classificazione basata sulla Scala Saffir-Simpson, in base all’intensità del vento medio in prossimità dell'”occhio”.
TLC PIU’ PROBABILI IN AUTUNNO – Questi profondi vortici ciclonici tropicali mediterranei hanno maggiori possibilità di formarsi nella stagione autunnale, essendo il periodo dell’anno in cui possono realizzarsi certe dinamiche perturbate con le temperature delle acque superficiali mediterranee ancora elevate ed in qualche modo favorevoli alla genesi di questi “mostri della natura” o bombe mediterranee. Non sono poi così pochi i casi documentati di TLC anche negli ultimi anni (talvolta si verifica anche più di un episodio stagionale), puntualmente ripresi dalle immagini satellitari. L’ultimo caso ha riguardato Rolf nel novembre 2011, di cui potete consultare il tema di approfondimento al seguente link: www.meteogiornale.it/notizie/tema-3-tempesta-tropicale-rolf