Se qualche giorno fa si rimaneva stupiti, un po’ diffidenti delle previsioni di alcuni prodotti che elaborano proiezioni sul medio e lungo termine, oggi la previsione tende ad essere più comprensibile.
Agosto è un mese chiave, fa parte di un periodo di vigilia alla transizione che ci proietterà verso l’autunno meteorologico. Agosto è il secondo mese più caldo dell’anno per il Centro Nord, il più caldo nel profondo Sud.
Come tutti sanno, non è possibile avere affidabili previsioni stagionali, ma solo linee di tendenza del tutto sperimentali che non vanno sottovalutate, dato che sono il frutto di elaborazioni scientifiche.
Molto più affidabili risultano le previsioni a lungo termine, ovvero le linee di tendenza che si prolungano sino a 15/20 giorni di previsione, ma non aspettiamoci un bollettino meteo ad alta risoluzione, ma appena una bozza di linea di tendenza climatica, per giunta sempre da confermare.
Ma riecco i temporali d’agosto, i più grandicelli ricorderanno che un tempo erano più frequenti degli ultimi anni, mentre i più giovani ne hanno sentito parlare da zii, nonni e quanti ne conservano un ricordo.
A chi non avesse, qualcuno per raccontarlo, ci provo io a dirlo: 10/20 anni fa, i temporali d’agosto erano ben più frequenti di quanto non sia avvenuto negli ultimi anni. Grandi nubi cumuliformi si ergevano nel cielo fosco e d’improvviso si scatenava il diluvio, con tuoni e lampi a ripetizione.
Sono fenomeni meteorologici tipici delle zone interne delle regioni centro settentrionali, specie quelle prossime ai monti, dove il temporale dapprima scoppia in montagna, mentre i girni successivi sempre più verso la pianura e poi dritto sulla grande città, a rompere la grande afa.
Il temporale d’agosto non rompe l’estate, ma completa la serie di eventi meteorologici tipici delle regioni settentrionali e quelle dell’Appennino centrale. E’ un fenomeno che rappresenta un lento cambiamento del tempo, che qualcosa nella circolazione generale atmosferica sta per variare.
E’ il preludio della tipica rottura di metà agosto che si rileva sul Nord e parte del Centro, dove l’estate continuerà calda, con molte giornate soleggiate, ma sempre meno afose.
Ed oggi le previsioni dei modelli smentiscono il caldo record: d’altronde mai e poi mai avevano dato questa linea di tendenza, mentre ci propongono una crescente possibilità di temporali sul Centro Nord.
Arriveranno anche venti freschi dal Nord, ma l’estate non è destinata a soccombere.
Ho detto tutto questo per sottolineare che siamo nella norma, dalle temperature, ai temporali d’agosto.
Non tutto in atmosfera sarà nella media, lo è stato e sarà. La media non è una regola fissa del tempo, forse serve un po’ più di elasticità nell’osservazione e l’analisi.
L’estate 2004, con le sue anomalie è la più normale del decennio e forse oltre, ma mai dire troppo, abbiamo ancora un mese intero di estate meteorologica: non possiamo tirare le somme sul tempo che farà, non ha alcun senso compiuto, ma solo di previsione.