Ti scriviamo questa lettera, prendila come tale, per congedarci. Forse tornerai, così parrebbe, ma ciò non toglie che la Primavera ti stia alle calcagna. Hai a disposizione poco meno di due settimane, poi dovrai lasciarci. Non siamo certo noi ad importelo, ci mancherebbe. Fosse per noi vorremmo che restassi sino ad Aprile. E’ la meteorologia che ti obbliga. Il 1 Marzo arriverà lei, la Primavera. Sbarazzina inizialmente, persino pazzerella. Ed anche se dovesse tornare il freddo, non sarà più lo stesso.
Noi, dal canto nostro, dovremmo urlarti contro. Ci hai spiazzato, più d’una volta. Tu dirai… fa parte del gioco. Ci sta che si sbagli una previsione. Ancor più se si tratta di proiezioni a lungo termine. Di cosa lamentarsi? Beh, permetticelo. Quasi fossi una bella donna, t’abbiam desiderato giorni e giorni. T’abbiamo atteso. E poi? Cos’è accaduto? Che ancora una volta è arrivato l’Anticiclone.
Cari lettori, questo è forse uno degli ultimi capitoli delle “lettere invernali”. Le precedenti furono testi di speranza, di sogni, e in un certo qual modo vorremmo lo fosse anche il presente. Sapete che si evince dai Modelli? Un’ondata di freddo. Ci vuoi prendere in giro? Ancora una volta? Beh, in tema di speranza, ti diciamo: “speriamo di no”. Le delusioni son state fin troppe. Se dovessimo fare il conto delle giornate anticicloniche, forse non basterebbe un mese. Sole, nebbie, nubi basse, inquinamento.
Ora vorremmo che venissi a congedarti. Ma come si di deve! Non la solita irruzioncina di uno/due giorni. Vorremmo qualcosa di più. Non ci importa se le giornate son più lunghe. E’ Febbraio, sarebbe inutile rammentarti che nel passato, qualche volta, fu storia. Non che si abbiano pretese in quel senso, ci mancherebbe, ma ti preghiamo. Non permettere che la stagione cada nel dimenticatoio. Abbiam la memoria corta. Non ci bastano solamente alcuni episodi di freddo.
Come amanti innamorati, vorremmo l’evento. Quello vero, quello in grado di risollevare una stagione.
E’ giusto, però, non illudersi. Un pensiero, lecito, va a Voi, cari lettori. Chiediamo venia noi in primis, se qualche volta abbiamo alimentato false illusioni. Non era certo nostra intenzione. Nel nostro piccolo cerchiamo di fornirvi elementi di discussione. Proviamo a mettere a Vostra disposizione la nostra esperienza. Il nostro lavoro quotidiano.
Interpretiamo i Modelli, li analizziamo e Vi forniamo la previsione. Una previsione o una tendenza evolutiva. Dipende. Nella previsione, necessariamente, debbono esserci pochi margini d’errore. Nella tendenza, purtroppo, ci può stare. E’ bene farsene una ragione. Non c’è null’altro da dire se non che la meteorologia è una scienza imperfetta. L’Inverno, spesso, non si è burlato soltanto di Voi. S’è burlato soprattutto di noi! Immaginate la stizza! Solo coi giorni, ancor di più cogli anni, si impara a conviverci.
Ed ora un saluto. Un saluto al caro amato Inverno. Se verrai a congedarci, saremo lieti. Se deciderai di tramontare, fa nulla. Noi, nel nostro piccolo, vorremo comunque dirti… Caro Inverno, grazie di tutto.