Ipotesi affascinante e forse alcuni di Voi rammenteranno un editoriale che pubblicammo la scorsa settimana, quando il Modello Europeo ECMWF posizionò un insidioso nucleo d’aria fredda nelle regioni Centro Meridionali. Qualcuno ci accusò di creare false illusioni, qualche altro iniziò a sognare il più bel sogno della fanciullezza: il Bianco Natale.
Ebbene sì, stanno passando i giorni e i Modelli sembrano darci ragione. Dalla sera del 24, la Vigilia, un nuovo impulso d’aria fredda potrebbe raggiungerci e causare un brusco abbassamento delle temperature. L’irruzione andrebbe a scavare, tra Natale e Santo Stefano, un’area depressionaria a ridosso delle regioni Adriatiche e la chiusura Anticiclonica sopra le Alpi potrebbe favorirne lo stazionamento sui nostri mari.
Al momento, dovendo ipotizzare degli scenari meteorologici, riteniamo che le sole regioni certe di avere bel tempo – ed ovviamente gli amanti del freddo e della neve non saranno per nulla contenti – saranno quelle Settentrionali. L’influenza dell’Anticiclone Atlantico, in estensione verso l’Europa centro orientale, dovrebbe relegare gli effetti del nucleo freddo a sud.
Se l’impulso dovesse giungere, vi sarebbero alcune regioni che invece avrebbe la certezza di ricevere altri apporti nevosi. Marche, Abruzzo e Molise in prima linea, a seguire la Puglia e le regioni Meridionali. Data la disposizione ciclonica, le correnti orientali penalizzerebbero i versanti tirrenici – protetti dalla dorsale appenninica – e la fenomenologia si limiterebbe a quei settori soggetto all’effetto stau: zone interne laziali, l’Umbria e la Sardegna orientale.
Ma quanto caleranno le temperature? Dopo il temporaneo rialzo del venerdì, dovrebbero diminuire al punto tale da favorire nevicate a quote collinari. Ovviamente molto dipenderà e dalla traiettoria d’ingresso del nucleo freddo, e dalla successiva evoluzione. Le giornate con probabilità di precipitazioni nevosi crescenti saranno quelle del Natale e di Santo Stefano.