Seppur possa aver fondamento che non ci sono più le stagioni di una volta, è dubbia la teoria delle stagioni intermedie assenti.
La Terra è sempre stata soggetta alle fluttuazioni climatiche: la storia del clima è una materia complessa, ed ogni volta che si annuncia un record andrebbe sempre indicato il periodo di riferimento.
I rilevamenti della temperatura sono infatti storia recente.
I cambiamenti climatici sono sempre successi, ma si dice che nell’ultimo decennio avvengano più rapidi che in passato, un passato forse troppo breve nei numeri esatti degli archivi.
Solo per non dimenticare.
– il settembre 2003 fu prossimo alla media, dopo un’estate dove la calura si sprecò su tutto il Continente.
– Nel 2004 si ebbe una prima parte del mese dalle caratteristiche estive che si concluse attorno al 15.
– Nel 2005 la fase calda fu più breve, ma sempre marcata, la calura estiva si concluse attorno al 5 settembre.
I giorni più caldi del settembre 2005 furono il 1° ed il 2, con temperature salite a circa 33°C a Bolzano, Verona, Ferrara, Milano; si ebbero temperature di oltre 30°C su quasi tutte le località di pianura, i picchi massimi vennero misurati nel Nord Italia.
Settembre è un periodo di mezzo, inoltre la latitudine dell’Italia posta a metà strada tra Equatore e Polo accresce la fase di confluenza tra le masse d’aria che si raffreddano nel Nord e quelle molto calde del Sud. Sull’Italia in una prima fase prevale il caldo dovuto spesso alla vicinanza del Nord Africa, inoltre le calde acque del Mar Mediterraneo attenuano le rigide correnti dal nord.
Le linee generali del clima italiano vedono una prima parte di settembre influenzato dal tempo di tipo estivo, solo eccezionalmente caldo al pari del culmine della stagione ormai finita. Insomma, che faccia caldo in settembre è del tutto normale come il freddo tardivo che avviene a marzo. La fase di transizione, ovvero la stagione intermedia è questa, anche con gli eccessi.
La stagione intermedia è il passaggio graduale dal caldo al freddo, o dal freddo al caldo per l’inverno. Così che il primo mese dell’autunno in Italia vedrà temperature mitissime, con alcune annate calde, ed altre dominate dal fresco.
Le proiezioni per i prossimi dieci giorni spalmano le temperature su valori sopra la media, con la presenza di un’area di Alta Pressione destinata a perdere gradualmente importanza, e così già da questa settimana si manifesteranno temporali nelle zone interne.
Ma il maltempo e fresco autunnale sembrano lontani almeno due settimane, e ciò non è così anomalo come sei crede. Più avanti, dopo metà mese, si profila una fase climatica più fresca e dominata dal ritorno delle precipitazioni.