Siamo alla vigilia della prima forte ondata fredda dell’inverno 2007-2008, ancora sono tanti i dubbi sull’evoluzione della prima sferzata del generale inverno, ma già qualche prima conclusione può essere fatta.
In primo luogo l’irruzione prossima ventura assomiglia molto a quella del 2001, infatti anche allora come oggi si trattò di goccia gelida. Allora in verità ci furono ben due gocce gelide in successione e poi ce ne fu una terza Gennaio.
La prima colpì il Nord con il famoso blizzard di S. Lucia, le altre due invece colpirono principalmente Puglia e Sud Italia
Analizzando la situazione attuale parrebbe che la goccia gelida possa colpire ancora una volta la Puglia, l’esperienza personale mi insegna che con una configurazione del genere favorite sarebbero le zone più a est del tacco d’Italia e non escluderei neve a Lecce, Brindisi e Taranto. Ma i dubbi su tale evoluzione sono ancora molti, infatti la traiettoria del nucleo potrà essere definita solo in nowcasting e va da sé che possibili spostamenti a nord o retrogessioni (ipotesi da non sottovalutare se l’alta pressione azzorriana non dovesse spingere da ovest tutta la struttura verso est) potrebbero riaprire i giochi per il Centro e il Nord, con possibilità ancora buone di vedere la neve per le regioni che vanno dalla Campania fino all’Emilia.
Ma veniamo come al solito all’analisi climatica di questo scorcio invernale. Ammetto che l’evoluzione generale di questi giorni mi abbia alquanto sorpreso, infatti per l’ennesima volta quest’anno la troposfera ha influito decisamente sulla stratosfera proponendo un trend dissonante rispetto al comportamento stratosferico. Infatti l’affondamento del VP canadese in Atlantico ha permesso l’erezione dell’Azzorriano che stante l’accellerazione simultanea del VP ha potuto ruotare disponendo il suo asse inclinato e spalancando le porte all’irruzione artico continentale, favorita da una reiterata tendenza quest’anno allo Scandinavian Pattern.
Inutile dire come queste tendenze erano già in essere a Ottobre e le ripetute anomalie termiche degli scorsi mesi erano presagio di una invernata da ricordare. Ebbene quel che si celava ancora pochi giorni fa oggi si manifesta e si manifesterà con graduale nettezza nei prossimi giorni: ancora una volta alta pressione sulla scandinavia e circolazione orientale sull’Italia come ad ottobre; insomma pericolose reiterazioni verso un inverno che ancora a parer mio dovrà manifestare il suo lato più duro.
Infatti se lo stratcooling, peraltro meno convinto rispetto alle emissioni precedenti dei modelli, potrebbe regalarci un Natale stabile, la sofferenza di questo debole VP 2007-2008 potrebbe ben presto portare il vero inverno verso di noi. Per la prima volta quest’anno i modelli stratosferici vedono lo sviluppo del primo Stratwarming in Siberia, che se veramente si avverasse (previsione a 200h), porterebbe ad uno squarcio del “core” gelido del VP nella sua parte siberiana con convogliamento del gelo sulla Russia europea, come nel 2006, ma con una importante differenza, l’atavico blocco atlantico e la reiterata tendenza alla circolazione orientale sull’Europa. Le somme tiratele voi…