Dopo giorni di afa, caldo estivo, temporali di calore e clima asciutto (grave la situazione al nord) è iniziata una nuova e beneaugurata fase perturbata, con temperature in quota ed al suolo temperate.
Al momento, come descritto nello scorso editoriale, il peggioramento si è manifestato attraverso i caratteri dell’instabilità, apportando modesti e locali rovesci temporaleschi formatisi grazie alla presenza di una curva ciclonica avamposto del ramo freddo che deve ancora entrare in quota.
Bisogna tenere conto del massiccio riscaldamento delle temperature superficiali marine e del suolo che, inevitabilmente, frenano la discesa del nocciolo principale, sviluppando a loro volta attività termo-convettive.
In queste ore sembra poter penetrare il fronte freddo presente ad ovest, sebbene sia aumentata la presenza della corrente del getto sub-tropicale verso sud/sud-est; l’analisi del satellite mostra l’ingresso di groppi temporaleschi, di numerosi cluster sintomatici di una linea pre-frontale che avanza segnando una traccia alla goccia fredda alla media/alta troposfera.
Sino a questo momento la difficoltà nell’ottenere dei buoni apporti pluviometrici è dovuta alla scarsa potenza dell’azione, una semplice linea instabile, per altro interrotta in più punti; mentre da W/NW si formavano groppi temporaleschi, a S/SW una lieve presenza anticiclonica inibiva l’attività temporalesca, facendo sopraggiungere nubi stratiformi.
La porta di Carcassone/Rodano si sta aprendo in favore del “cut-off” iberico (minimo di pressione isolato dalla circolazione principale), supportato da un flusso di stampo atlantico ben strutturato, con miglior distribuzione delle piogge e formazione di temporali anche violenti; l’unica preoccupazione sovviene dalla traslazione che può imprimere il flusso sub-tropicale presente a sud ed in fisiologica risalita.
Non dobbiamo aspettarci un maltempo di stampo autunnale bensì una classica ondata di maltempo pre-estiva, dai caratteri instabili dovuti agli scompensi termici; in seguito, se la disposizione sinottica potrà reggere all’assalto alto-pressorio, si potrà perpetuare questa condizione ciclonica, con nuovi assalti di matrice atlantica/polare.