La struttura ciclonica, responsabile della grave situazione di maltempo in Sicilia e più in generale su gran parte del Sud, non si è ancora esaurita. Il minimo barico si è anzi ulteriormente approfondito spostandosi sul Canale d’Otranto, ma un miglioramento appare ormai prossimo in quanto la struttura di bassa pressione è destinata a spostarsi verso la Grecia.
Le condizioni maggiormente perturbate si sono avute quando il vortice si trovava sul Tirreno Meridionale, in seguito al richiamo meridionale caldo-umido che ha poi dato grande vigore alle cellule temporalesche che si sono autorigenerate fra le coste nord-africane e la Sicilia. Ormai questa è cronaca passata, attualmente i fenomeni si stanno riducendo d’intensità, anche se un’area temporalesca di una certa rilevanza resiste sul Tirreno Meridionale, poco al largo delle coste settentrionali della Sicilia: sul messinese le condizioni meteo tardano pertanto a migliorare, ma i rovesci odierni non assumeranno certo carattere di persistenza.
Nella giornata di domenica anche il Meridione uscirà finalmente quasi del tutto dalla circolazione instabile, con l’alta pressione che tenderà a spingere da ovest. In questo caso, non sarà l’alta pressione europea od atlantica, ma si tratterà di una figura di matrice sub-tropicale che tenderà ad estendersi dal Marocco verso il bacino centro-occidentale del Mediterraneo.
L’espansione della figura anticiclonica nord-africana verso le nostre latitudini sarà incentivata dal particolare meccanismo barico che si creerà sul Vicino Atlantico. Il Vortice Polare, già da diversi giorni protagonista fra l’Islanda e la Scandinava, sarà attratto da una figura ciclonica atlantica ben al largo delle coste iberiche. L’aggancio dei due sistemi depressionari darà quindi forza ad un affondo di tutta la saccatura ad ovest dell’Europa e darà così modo all’anticiclone sub-tropicale di giungere di gran carriera verso le nostre regioni.
Inizialmente, l’anticiclone lascerà passare infiltrazioni umide occidentali che porteranno al passaggio di nuvolosità principalmente al Nord, ma entro metà settimana la cupola d’alta pressione raggiungerà una piena maturità e tenderà ad irrobustirsi in maniera ancor più decisa. In questo frangente si realizzerà una tipica configurazione barica dalle caratteristiche pressoché estive, con masse d’aria calde per il periodo che verranno convogliate verso il Mediterraneo. Le temperature saliranno dunque ben sopra la media su tutte le regioni, specie sulle regioni centro-meridionali ed in montagna.
L’interesse principale è volto a capire fino a quando si prolungherà questa fase stabile anticiclonica? Come già anticipato nei giorni scorsi, l’anticiclone intende fare sul serio e ha progetti duraturi, anche se qualche scricchiolio potrebbe verificarsi già nel prossimo week-end, come emerge dalle mappe ECMWF che pongono l’avanzata di un’ondulazione ciclonica atlantica. Al momento non si può certo stabilire se tali insidie saranno davvero in grado d’impensierire il mostro anticiclonico, causandone un reale cedimento.
Quel che pare certo è che, con la configurazione barica prevista nei prossimi giorni, le perturbazioni oceaniche riprenderanno a scorrere a lunghi tratti fino alle latitudini medie europee, dopo un certo periodo d’assenza. Questa è già una notizia, in quanto si potrebbero poi creare in prospettiva i presupposti per una rottura dello scudo anticiclonico afro-mediterraneo proprio ad opera delle perturbazioni atlantiche. Ad oggi comunque l’anticiclone sembra resistere molto efficacemente, nonostante le possibili insidie, e quindi non si limiterà a portare una fase calda e stabile con caratteristiche pre-frontali di breve durata. Nella prossima settimana, avremo sicuramente maggiori elementi per capire la reale portata di questa “Ottobrata” quasi estiva.