L’inverno, quello siberiano ha usato la mano pesante su tutta l’europa orientale. I suoi effetti, minori di quelli preventivati dai modelli matematici, si sono avuti anche sulla nostra Penisola, con freddo intenso al Nord e nevicate su tutte le adriatiche anche in pianura: si pensi alla neve a Bari di ieri, eventi, che ricordiamo non avvengono tutti i giorni, testimoni di una irruzione che anche se non intensa come ci si aspettava ha dato i suoi frutti in termini di precipitazioni nevose al sud e al nord, compreso il Piemonte che vedrà precipitazioni per tutto il week-end, allentando così il pericolo di una Olimpiade senza neve.
Come detto all’inizio dell’articolo, le cose sono andate diversamente da quello previsto dalla maggior parte dei modelli matematici. La goccia fredda artica invece di interessare direttamente l’Italia, ha assunto una classica retrogressione verso la Francia attirata lì da una depressione latente fra Spagna e Portogallo, situazione paventata nel mio ultimo articolo quando parlavo della possibile rottura della base dinamica dell’Anticiclone azzorriano, che comunque reputavo transitoria, ed è proprio questa la base dalla quale partiremo per l’analisi dei prossimi giorni.
La situazione stratosferica è ancora estremamente interessante, per cui avremo sicuramente ancora un Febbraio caratterizzato da intrusioni fredde siberiane sull’Europa, ma non è detto che influenzeranno l’Italia.
Già dalla prossima settimana dovrebbe affacciarsi sull’Europa orientale una nuova colata d’aria gelida. Alcuni modelli tra i quali Reading (ECMWF) vedono la struttura azzorriana in risalita verso nord e contemporaneamente un cut-off in graduale progressione verso l’Italia meridionale.
A questo punto una soluzione da monitorare è il possibile saldamento dell’Anticiclone Azzorriano con quello russo e l’attiramento del vortice freddo stazionante sulla Polonia verso la nostra penisola da parte del cut-off ionico, proprio come la goccia fredda la scorsa settimana è stata attirata verso la Francia da un cutoff ben più blando. Inutile dire che se tale configurazione venisse a relizzarsi avremmo completamente ribaltato l’attuale situazione modellistica con freddo veramente intenso verso la nostra penisola.
Vorrei dunque lasciarvi con questa possibilità confermando che un inverno così complesso e variegato era molto tempo che non si vedeva. Abbiamo una bomba innescata a est che continuerà a esserci anche a Febbraio, con il vortice polare che potrebbe venire a farci visita molto presto, insomma un inverno ancora tutto da vivere con un Febbraio ancora da scrivere.
Non abbiate timore l’ inverno non è finito…