La settimana che si chiude porterà l’ennesimo affondo artico marittimo sull’est europeo che lambirà un po’tutte le nostre regioni orientali portando un certo calo termico. Esso però sarà l’ultimo di questa serie iniziata a fine ottobre e che per l’Italia ha significato il passaggio da un’ostinata estate ai primi freddi stagionali, ma nulla più.
Ora complici le mutate condizioni stratosferiche con un ricompattamento del vortice polare stratosferico in sede nord americana, il tempo sarà guidato da una sorta di respiro atlantico, che tale in effetti non sarà. Infatti saremo sempre dominati da scambi meridiani che però ci offriranno l’altra faccia, quella calda e umida. Complice un anticiclone Azzorriano disteso per i meridiani in pieno Atlantico e una possente Alta Pressione Termica in Groenlandia, verranno convogliate verso l’atlantico meridionale masse d’aria fredda polare che attiveranno un potente flusso meridionale su tutta l’Europa occidentale con marcato maltempo sull’Inghilterra, la quale verso il finire della settimana ospiterà una potentissima depressione (fino a 980Hpa) che sarà il motore del tempo su buona parte dell’Europa pre i prossimi giorni.
L’Italia si troverà, come al solito in questo strano autunno 2006, ai margini del protagonista della scena meteorologica europea, con il rischio marcato per buona parte delle sue regioni di subire i cavi anticiclonici della grande depressione Inglese, con l’ennesima rimonta dell’anticiclone subtropicale africano più attivo questa volta sulle regioni meridonali italiane. Per il nord invece potrebbeo profilarsi interessanti occasioni per precipitazioni anche intense e tanto maggiori quanto più a est si troverà l’asse di scambio meridiano atlantico.
Insomma cambia il vento ma non cambia la sostanza: grandi quantitativi pluviometrici in alcune zone europee e grande secco altrove. Con il nuovo canovaccio imposto dagli scambi meridiani, il vecchio flusso zonale messo in archivio, dobbiamo solo sperare di essere sul cavo d’onda giusto. Anomalie ancora una volta marcate nel tempo di questo autunno, ancora rischio forte di avere l’anticiclone subtropicale sulle nostre teste e soprattutto inquietanti interrogativi per il futuro: ci sarà una compensazione a questo periodo così siccitoso? La risposta come al solito è complessa ed è riposta nelle mani delle figura bariche che fanno quel che volgiono mentre noi ci affanniamo a seguirle.