L’evoluzione generale
Periodo di previsione, 7-13 febbraio 2006.
L’ultima osservazione relativa alla media delle proiezioni dei principali Centri di Calcolo previsionali, pare propendere per il concretizzarsi di uno scenario barico altamente dinamico, dettato dal ruolo meridiano dell’alta pressione delle Azzorre. Un anticiclone oceanico che, dopo il tempo stabile di questi giorni, tenderà a traslare con suo centro d’azione principale tra le Isole Britanniche e l’Oceano Atlantico.
Contemporaneamente pare perdere vigore il Vortice Canadese, elemento di blocco alle possibili incursioni settentrionali dell’alta pressione delle Azzorre. Si verrebbero a creare in tal modo le prerogative per un blocco meridiano alle già deboli correnti zonali, seppure con pausa del tutto fisiologiche. Un disegno barico che lascia intendere possibili irruzioni d’aria artico-marittima, con relativi contributi continentali, in seno al Mediterraneo Centro occidentale.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Il percorso affinché si giunga alla manifestazione di quanto appena descritto, pare piuttosto rapido. Già dal fine settimana si potrebbe osservare un primo raffreddamento, piuttosto deciso, per aria proveniente dalla Russia europea, la cui azione porta con sé ancora delle incognite.
Il proseguo pare presentarsi di più facile lettura (il tutto è sempre relativo) giacché l’alta delle Azzorre si posizionerebbe tra l’Atlantico e le Isole Britanniche. Da segnalare in rafforzamento dell’anticiclone Groenlandese, figura barica che potrebbe rivelarsi quanto mai decisiva per le sorti del futuro blocco oceanico.
Ecco pertanto che l’osservazione di alcuni tra i più importanti modelli pare essere suffragata dai possibili movimenti barici su scala continentale, i quali porterebbero a collassi del Vortice Polare con direttrice Nord-Sud. In parole semplici, le nostre regioni potrebbero essere interessate da correnti fredde Artico-Marittime, foriere di tempo perturbato e freddo. Se tale dovesse presentarsi, l’evoluzione proporrebbe occasioni ripetute per nevicate a quote collinari sulle regioni del Centro Sud, specie lato tirrenico e parte del Nordovest, fino alle pianure.
In ombra potrebbero invece restare le regioni del Nordest e tutto il versante Adriatico, anche se non è escluso che, in concomitanza di contributi continentali, possano verificarsi buone occasioni per nevicate anche in codeste regioni.
In conclusione
Né deriva uno scenario certamente votato al proseguimento della stagione invernale, nel pieno della sua maturità. È chiaro che sì tratta d’una linea di tendenza e che come tale richiede ulteriori conferme, tuttavia gli scampoli di primavera di questi prossimi giorni potrebbero rivelarsi una falsa illusione.