L’insediamento anticiclonico, avvenuto da alcuni giorni su gran parte del Continente Europeo, si è esteso anche a parte delle regioni italiane, assicurando un avvio davvero caldissimo della terza decade di Settembre, soprattutto sul Nord Italia. La nostra Penisola resta ancora nettamente divisa, in quanto il Sud è alle prese con una situazione di maltempo derivante da un nocciolo ciclonico presente fra le Isole Maggiori e le coste nord-africane.
Nel fine settimana la figura ciclonica dovrebbe finalmente spegnersi sul tratto compreso fra il Mar Ionio e l’Egeo, consentendo un miglioramento perlomeno parziale sulle regioni meridionali. La lacuna barica mediterranea non sarà del tutto colmata ed una seconda goccia fredda, posta tra Penisola Iberica e Marocco, tenterà l’avanzata verso levante, influenzando con probabili condizioni d’instabilità il bacino occidentale del Mediterraneo.
Nel frattempo, l’anticiclone, proteso dal Vicino Atlantico verso il cuore centrale dell’Europa, tenderà leggermente ad arretrare i propri massimi barici verso occidente, consentendo infiltrazioni d’aria più fresca da est, che potrebbero rendere il tempo meno stabile e caldo, durante il fine settimana, sul Centro-Nord dell’Italia.
Si tratterà di disturbi di poco conto, in un prevalente contesto anticiclonico. Un cambiamento più significativo è invece atteso all’inizio della prossima settimana, per via del redivivo Vortice Polare (porzione scandinava) che, sfruttando l’elevazione del promontorio anticiclonico euro-atlantico verso nord, tenterà di scavare una saccatura meridiana in direzione del cuore dell’Europa.
Le indicazioni provenienti dai principali centri di calcolo vedrebbero al momento l’Europa Orientale ed i Balcani nel mirino principale della discesa fredda associata all’espansione della saccatura, mentre l’Italia e gran parte dell’Europa Centro-Occidentale riuscirebbero a godere della protezione del campo anticiclonico che, dopo l’elevazione ad alte latitudini, tenderà a spingere e distendersi lungo i paralleli chiudendo così la strada al tentativo dell’incursione fredda di farsi strada fin sul Mediterraneo.
Come possiamo notare nella mappa multimodel riportata a corredo dell’articolo, valida per l’evoluzione fra martedì e mercoledì, la discesa fredda di carattere polare tenderebbe a raggiungere il Mar Nero, mentre più ad occidente si nota l’imponente anticiclone, i cui massimi barici resterebbero più o meno collocati sulle Isole Britanniche.
La traiettoria di questa discesa fredda ed ancora suscettibile di variazioni, pertanto ancora non si può stabilire che l’Italia risulterà del tutto esclusa dall’evento. Le elaborazioni del modello americano GFS sono più favorevoli alla resistenza del campo anticiclonico, mentre le carte ECMWF vedono l’incursione fresca lambirci da vicino, soprattutto per quanto concerne le zone adriatiche ed il Meridione.
La via di mezzo per il momento è quella rappresentata dalla mappa rappresentata in alto, con lievi spifferi freschi nei bassi strati che riuscirebbero a lambire i versanti orientali della nostra Penisola. Solo nei prossimi giorni avremo maggiori indicazioni su quella che potrà essere l’esatta evoluzione degli ultimi giorni di Settembre.