La costante degli ultimi editoriali è individuabile nell’attenzione rivolta ai movimenti anticiclonici, seppur questo Agosto abbia cambiato le condizioni climatiche peninsulari, pesantemente segnate da un Luglio caldo e siccitoso, reso ancor più “soffocante” dall’incredibile serie di incendi.
L’analisi sinottica e tele-connettiva ha mostrato la tendenza ad azioni cicloniche ed instabili, chimere nel mese scorso, ma non ha nascosto l’oggettiva situazione in cui si trova l’Italia, specificata e segnalata negli ultimi articoli.
L’azione ciclonica dei fronti freddi ha provocato una divisione nazionale tra centro-nord e centro-sud, pur essendo l’Italia tutta sotto gli effetti del cambiamento atmosferico, ed in questa situazione barica può risultare difficile ad un abitante del settentrione pensare al ritorno dell’anticiclone.
Invece, come avvenuto nei giorni intorno a Ferragosto, l’HP è sempre in agguato e resta il padrone dello scacchiere europeo, condizionando il tempo e le azioni cicloniche.
Il passaggio di questa area di bassa pressione, attualmente in azione al centro-nord, provocherà un ulteriore flessione termica e qualche pioggia temporalesca nei settori centrali ma, a causa di un movimento alto-pressorio da sud-ovest verso est/nord-est, richiamato dalla zona calda e stabile russa/scandinava ed incentivato dalla discesa del nucleo freddo, vi sarà un cedimento barico nei pressi della Penisola Iberica/Nord Africa, riproponendo una configurazione ben nota, quella della falla barica.
Mancano ancora diverse ore allo sviluppo sinottico di questo scenario barico perciò è bene attendere con giudizio l’evoluzione però, se quanto detto avrà una concreta attuazione, l’Italia si troverà nuovamente alle prese con un’onda di aria calda, con inserimenti di estrazione sub-tropicale.
La spinta pressoria del promontorio raggiungerebbe, seppur in modo minore, anche il settentrione andando a riagganciare la bolla alto-pressorio a nord-ovest, residuo dell’Hp azzorriano formatasi per la discesa dell’attuale nocciolo temporalesco.
L’estate è lungi dall’esser terminata anche se la parte settentrionale della nostra Penisola è ormai preda di una disposizione sinottica disposta agli scambi meridiani, dovuta principalmente alla forte risalita di aria calda nella Russia. Ergo, vi è una catalizzazione di masse d’aria calde e stabili in quelle zone, (come del resto era già successo tempo addietro con un tripolo ITCZ/ISMR/IOD che aveva annunciato le forti piogge monsoniche proprio in relazione con le ondate calde asiatico-russe) favorendo ai primi sussulti del Vortice Polare ed alle azioni della semi-permanente di scovare maggiori sentieri per incanalare le masse d’aria verso il Mediterraneo.