Riesplode la primavera: dopo un mese di marzo che regalò scampoli tardo primaverili, illudendoci sul possibile ingresso anticipato della bella stagione, aprile ha mostrato tutta la dinamicità tipica della stagione primaverile. Spesso hanno prevalso condizioni d’instabilità, a tratti furiose, con fenomeni che sovente hanno causato danni e disagi.
Primavera stagione di contrasti: quando si parla di dinamicità atmosferica si fa riferimento a repentini cambiamenti meteorologici. Se volete si potrebbe parlare di variabilità stagionale, capace di proporre improvvisi affondi perturbati a dei periodi di sole intervallati da repentini annuvolamenti. E’ quanto accaduto sino all’altro ieri, quando ancora l’Italia era in balia dei vari affondi perturbati nord atlantici.
Si rivede l’Alta delle Azzorre: dopo una latitanza durata a lungo, l’Anticiclone Atlantico si è ripreso la scena seppur in modo non convincente. Ma pur avendo a che fare con una sua propaggine, le condizioni del tempo sono nettamente migliorate. Ed il sole, che ora ha la possibilità di splendere senza alcun disturbo, sta dando alle temperature un aspetto più consono al periodo. Non scordiamoci che abbiamo effettuato il giro di boa stagionale e l’estate è ormai dietro l’angolo.
L’Alta Africana: come accennato in apertura, potrebbe verificarsi una staffetta anticiclonica tra l’azzorriano e l’africano. Il ché, se confermato, decreterebbe la prima vera ondata di caldo primaverile. Tuttavia sarà bene monitorare l’evoluzione barica, perché l’eventuale rimonta anticiclonica subtropicale trarrebbe vantaggio da un ampio affondo ciclonico tra l’Atlantico e l’Europa occidentale.
Prospettive instabili non ancora esaurite: alcune proiezioni modellistiche lasciano intendere una progressione della saccatura atlantica verso est, con successivo ingresso nel cuore del Mediterraneo. Se così fosse, dopo un periodo di bel tempo e dopo i primi caldi di stagione si potrebbero rinnovare condizioni di marcata instabilità con rischio elevato di fenomeni violenti. Staremo a vedere.