Siamo di fronte probabilmente alla fine della anomalia termo-barica che tanto ha fatto penare e preoccupare i climatologi europei quest’anno. Oggi dopo attente analisi fatte in questi mesi per capire le cause climatiche della pesante anomalia termo barica che ci ha interessato negli ultimi tempi, possiamo delineare una causa scatenante ed una possibile evoluzione per i prossimi mesi.
Passiamo quindi all’analisi dell’elemento saliente, a parer mio evento scatenante l’anomalia barica del 2006-2007.
Nel Maggio del 2006 in una porzione compresa fra il 40° di latitudine Nord e il 60° di latitudine nord in corrispondenza delle coste orientali americane andava a generarsi una anomalia termica positiva delle acque superficiali dell’ordine di 2°C con un picco che raggiungeva nel mese di Giugno il ragguardevole valore di 4.5°C. Questa anomalia continuava a ondate successive per tutta l’estate per esaurirsi nel Febbraio di quest’anno. E’ interessante notare come sia evidente lo spostamento progressivo dell’anomalia, trasportata dalle correnti occidentali (corrente del Golfo) fino all’intera costa europea, che subiva dunque in questi 9 mesi riscaldamenti progressivi.
La particolarità di questa anomalia sta nella sua persistenza, infatti non è raro che le anomalie degli strati superficiali degli oceani subiscano repentine variazioni, ma la caratteristica normale di questi fenomeni è l’alternarsi di anomalie positive e negative, mentre l’episodio di quest’anno pare aver segnato continue anomalie positive.
Sembra dunque che l’Oceano Atlantico settentrionale si sia trovato quest’anno di fronte a un fenomeno molto simile al suo cugino Pacifico chiamato Mino, con delle conseguenze sul clima europeo che non si sono fatte attendere.
La correlazione fra l’anomalia termo barica europea di quest’anno e l’anomalia termica nell’Atlantico orientale trova inoltre un altro punto a suo favore nella durata di suddetta anomalia, nell’ordine dei nove mesi, che se, come credo, l’attuale anomalia termo barica si concluderà in Giugno, sarà perfettamente corrispondente alla durata dell’anomalia termo barica 2006-2007.
Gli effetti dell’anomalia termica in Oceano Atlantico inoltre si sarebbero riverberati sul continente europeo dopo circa tre mesi dall’inizio in oceano e si esaurirebbero dopo circa tre mesi dalla sua scomparsa grazie alle particolari proprietà termiche dell’acqua che ritardano gli effetti del proprio riscaldamento in atmosfera.
Concludo questa lunga disquisizione con un avvertimento climatico: sembra dalle prime analisi sulle anomalie termiche superficiali in Atlantico, che tale periodo di anomalie calde si sia ormai esaurito. Lascio le possibili conseguenze di questa novità ad un prossimo articolo.