Ormai da diversi giorni l’anticiclone atlantico si è lanciato verso nord, spostando il proprio baricentro su zone quali le Isole Britanniche e la Penisola Scandinava. Da ciò è scaturito il facile ingresso di una perturbazione dalla Spagna, che si è ulteriormente esaltata scorrendo sul Mediterraneo (rammentiamo che, soprattutto in questo periodo, le acque dei nostri mari sono un “potenziale energetico” tutt’altro che trascurabile). La perturbazione si è ora spostata in Grecia
Fino a questo momento l’alta pressione riesce a proteggere l’Europa Occidentale, ma non è intenzionato a porre barricate e pertanto i primi spifferi d’aria umida oceanica, non appena diverranno più organizzati, dovrebbero facilmente bucare il telaio anticiclonico: i massimi barici più sostenuti si radicheranno ancor più sulla Penisola Scandinava, bloccando pertanto il movimento del flusso perturbato alle alte latitudini.
Il bacino del Mediterraneo appare pertanto fragile e vulnerabile ai primi assalti perturbati che piomberanno dall’Atlantico, con l’autunno che sembra voler spingere con forza il piede sull’acceleratore. Nell’ultima settimana le temperature hanno subito un drastico ridimensionamento alle nostre latitudini, non tanto per il recente passaggio perturbato ma soprattutto per una discesa piuttosto vivace d’aria fresca dal Nord Europa, i cui strascichi dominano su parte del comparto centro-orientale del Continente, ma marginalmente riescono a lambire le regioni orientali dell’Italia e soprattutto l’angolo del Triveneto. Nel frattempo si è registrato un aumento termico sulla Spagna, per le correnti più calde richiamate dall’avvicinamento progressivo della saccatura atlantica.
Per quanto concerne l’Italia, l’elemento saliente odierno è rappresentato dal miglioramento sulle regioni meridionali, quasi tutte ormai liberate dalle conseguenze finali del transito perturbato. I modelli matematici avevano colto fedelmente le stime di precipitazioni localmente violente e abbondanti. Il maltempo ha picchiato duro soprattutto in Calabria: dopo gli accumuli di pioggia notevoli in alcune zone del crotonese, in nottata forti nubifragi si sono abbattuti sulla zona di Reggio Calabria e di Roccella Ionica, ove in poche ore si sono riversati la bellezza di 130 millimetri. Nubifragi notevoli, ma con accumuli di pioggia meno eclatanti, hanno colpito alcune aree della Sardegna e della Sicilia (per quest’ultima possiamo apprezzare l’andamento delle piogge cadute ieri grazie alla mappa visibile in basso).