Comincia a muoversi la situazione ad ovest della Sardegna: sono attualmente in azione aree temporalesche in vicinanza della costa, ove tendono a perdere di consistenza. E’ il segnale della presenza depressionaria sul Mediterraneo occidentale che preme per avanzare.
Tuttavia la goccia fredda si trova all’interno di un campo d’Alta Pressione ancora relativamente solido a tutte le quote che oppone una resistenza abbastanza significativa, causando un rallentamento complessivo di tutta l’evoluzione.
Dalle analisi di ieri mattina, le prime precipitazioni dovevano giungere sulla parte ovest dell’isola di Sardegna già in queste ore, mentre i successivi aggiornamenti hanno corretto il tiro spostando via via l’evoluzione di 12-18 ore, e appare assai probabile che il peggioramento esordirà, dal punto di vista dei fenomeni, non prima di domattina.
Sono ancora probabili ulteriori aggiustamenti sull’evoluzione complessiva, d’altronde il comportamento di questi nuclei instabili, colmi d’aria fredda in quota, sono sempre difficili da inquadrare nella maniera più corretta dalle proiezioni dei modelli matematici.
La situazione attuale mostra tuttavia altre peculiarità interessanti. Il nord Italia e l’alto Tirreno sono stati infatti raggiunti da nuvolaglia medio-alta di scarsa consistenza, con ben poca incidenza sulle temperature, anche questo pomeriggio superiori alla media di circa 2-3 gradi su buona parte delle regioni centro-settentrionali.
Il lieve indebolimento in atto del campo anticiclonico ha inoltre rinvigorito una parziale instabilità anche sulle regioni estreme meridionali. Si segnalano infatti annuvolamenti ad evoluzione diurna sulla Basilicata ionica, parte del Golfo di Taranto, la Calabria e la Sicilia orientale, specie i rilievi.
Tale instabilità è causa anche d’isolate manifestazioni temporalesche, principalmente sul Crotenese, e sulla Sicilia sud-orientale, zona Siracusano e rilievi Iblei.
Tornando all’evoluzione della goccia fredda, nonostante la lentezza evolutiva, si confermano per i prossimi giorni gli avvisi di situazioni di forte maltempo sulle isole maggiori, in particolare sui settori orientali, fino a lunedì.
Infatti la goccia fredda, non appena si sposterà col suo fulcro sul canale di Sardegna, tenderà a rimanere relativamente stazionaria, penalizzando per più giorni i medesimi settori. Inoltre non s’indebolirà, in quanto sarà parzialmente alimentata nel week-end da deboli infiltrazioni fresche e instabili dall’est Europeo, con un piccolo nucleo instabile in transito retrogrado sull’Arco Alpino.
L’azione incrociata di queste infiltrazioni instabili metteranno a dura prova la resistenza dell’Anticiclone, via via sempre più vulnerabile. E dopo un ulteriore insediamento altopressorio (temporanea rimonta sub-tropicale) in vista nei primi giorni della prossima settimana, nella seconda parte della stessa crescono le probabilità di un nuovo avvento perturbato più organizzato ed esteso.