SOTTO SCACCO DEL VORTEX POLAR – L’Europa è preda di quella vasta circolazione depressionaria molto fredda in quota, nient’altro che un lobo del Vortice Polare che si è distaccato dalle latitudini nordiche per portarsi proprio sul cuore del Continente. Il cuore di questa bolla ciclonica, colma d’aria freddissima alle quote superiori della troposfera, si trova collocato tra la Danimarca ed il Baltico. L’aria fredda, sfruttando il cavo ascendente della saccatura, tende a scivolare lungo l’Ovest Europa fin sull’Iberia e le zone limitrofe del Mediterraneo, innescando un contestuale richiamo più mite e perturbato che taglia anche l’Italia. Tale linea perturbata va a costituire la demarcazione fra il flusso umido da ovest-sud/ovest e la nuova irruzione fredda che penetrerà sull’Italia nel corso delle prossime 24-36 ore.
MALTEMPO SU CENTRO-SUD ITALIA – Una nuova depressione, andata a posizionarsi tra Corsica e Tirreno, ha favorito l’inserimento di un sistema perturbato che è andato ad investire parte delle regioni centro-meridionali. Piogge e rovesci nuovamente forti e diffusi si sono estesi dalla Sardegna verso le regioni tirreniche e la Sicilia: accumuli pluviometrici anche superiori ai 50-60 mm si registrano su alcune zone delle due Isole Maggiori. La neve, stante il richiamo d’aria più mite, è risalita a quote medio-alte lungo i rilievi. Maggiori sprazzi di sereno hanno invece riguardato le regioni del Nord, saltate dal maltempo. Tuttavia il nuovo ingresso freddo in quota ha incentivato contrasti con rovesci in Liguria verso il tratto tosco-emiliano e a macchia di leopardo verso la Toscana e l’Umbria, a carattere anche nevoso in collina.
NUOVO RAFFREDDAMENTO – L’instabilità poc’anzi descritta è effetto del nuovo massiccio ingresso freddo in quota, che poi dilagherà sul resto del Centro-Sud durante la giornata di domenica. Avremo quindi meteo molto instabile e nevicate a quote più basse lungo la dorsale appenninica.