FLUSSO ATLANTICO SEMPRE BASSO – L’area ciclonica sull’Italia fa parte di quei continui assalti perturbati d’origine oceanica che non danno ormai pace da diverse settimane. A seguito della perturbazione attuale, s’intravedono parziali schiarite nell’ambito di un contesto piuttosto instabile che si può facilmente denotare dai nuclei temporaleschi che si sono facilmente formati a ridosso della fascia pirenaica. Nessuna illusione, le prossime perturbazioni non tarderanno a venire, anche se avranno una traiettoria più nord-atlantica. Questo transito così meridionale dei fronti perturbati è causato ancora una volta dalla persistente anomalia barica con un anticiclone nordico posizionato con perno sull’area nord-atlantica fra Islanda e Scozia. In questo modo continuano a scorrere masse d’aria molto fredde artico-continentali verso l’Europa Centro-Settentrionale.
ITALIA TRA PIOGGE, ROVESCI E NEVE – Il primo fronte perturbato d’aprile ha rovinato solo in parte le gite di Pasquetta, mentre l’impronta instabile è stata ben più evidente quest’oggi su gran parte della Penisola. Il minimo di pressione associato al sistema frontale si va spostando dal Tirreno Centro-Meridionale verso l’Adriatico e pertanto tutta l’influenza perturbata si è andata concentrando al Centro-Sud. Le precipitazioni sono risultate maggiormente diffuse lungo le regioni tirreniche e l’Emilia Romagna, ma in generale un po’ ovunque l’instabilità è stata marcata con episodi anche temporaleschi e grandinigeni. Il resto del Nord Italia è rimasto più ai margini della perturbazione, ma con sbuffi d’aria fredda da est che hanno portato temperature abbastanza basse, anche in pianura. Sui monti la neve è tornata a cadere, anche a quote relativamente basse.