FASE PIU’ FREDDA – Siamo dinanzi ad un periodo prettamente invernale: nulla di così eclatante per il periodo, ma già da diversi giorni le condizioni meteo hanno preso una piega ben diversa rispetto a quanto avevamo visto nelle prime due decadi di gennaio. Questo cambiamento è dovuto alla maggiore facilità con cui le intrusioni d’aria fredda riescono a farsi strada fin sul Mediterraneo, non trovando più lo scudo anticiclonico a far da barriera invalicabile. Per il momento le incursioni fredde hanno colpito in misura più incisiva l’Ovest Europa (vedi qui le anomalie termiche dell’ultima settimana). Attualmente il bacino centrale del Mediterraneo continua ad essere influenzato da un’area ciclonica, la quale è alimentata da impulsi d’aria fredda richiamati dal comparto balcanico-danubiano.
INSTABILITA’ AL SUD – Il fulcro del vortice ciclonico mediterraneo si trova collocato tra la Tunisia e la Sicilia e pertanto sono le regioni meridionali e le due Isole Maggiori ad essere coinvolte più direttamente dall’instabilità associata. I venti freddi richiamati dai Balcani penalizzano in parte anche il medio versante adriatico, con addensamenti consistenti e qualche sporadica precipitazione (ma un nuovo peggioramento è atteso già entro le prossime 24 ore, leggi qui). Meteo decisamente soleggiato invece su tutto il Nord e lungo il medio-alto versante tirrenico: anche in queste zone il clima risulta invernale, con freddo tuttavia più significativo nelle ore notturne associato a gelate anche in pianura al Nord. Da segnalare le nuove nevicate lungo la dorsale appenninica, si è imbiancato anche il Vesuvio.
INVERNO SEMPRE VIVO – Sarà davvero dura a morire la circolazione ciclonica centrata sul Sud Italia. Ulteriori impulsi freddi dai Balcani rimetteranno in moto l’instabilità, con precipitazioni che torneranno più diffuse anche sulle regioni adriatiche, dove potrà nevicare a quote piuttosto basse.