SVOLTA SETTEMBRINA – E’ calato il sipario su un’estate che si era mostrata quest’anno solo per rari sprazzi. A decretarne la fine è stato l’improvviso sfondamento verso il Mediterraneo di un vortice ciclonico a carattere freddo giunto dal Nord Europa. Si apre così una nuova fase, molto differente da quella con cui si era chiuso agosto: le correnti perturbate atlantiche in questa prima decade settembrina troveranno infatti la strada sbarrata da un ponte anticiclonico che si sta formando tra l’Iberia e l’area baltico-scandinava. Tale anticiclone, che al momento porta ampi rasserenamenti sull’Ovest Europa, non avrà la forza di distendersi verso l’Italia. Il cuore dell’anticiclone tenderà sempre più a posizionarsi sulla Scandinavia, dando origine alla tipica configurazione da SCAND+. Nulla di buono si attende però per la nostra Penisola, poiché resterà a lungo attiva la lacuna barica lasciata dalla goccia fredda sostanzialmente intrappolata tra le regioni adriatiche e l’area balcanica.
ITALIA SFERZATA DAL MALTEMPO – Il cuore della depressione si trova attualmente tra le regioni centrali e quelle meridionali dell’Italia, che sperimentano un vero e proprio assaggio d’autunno fatto di acquazzoni e temporali anche forti. Risultano ai margini del maltempo i settori più a ponente ed in particolare le regioni di Nord-Ovest, per effetto di correnti più secche favoniche che favoriscono la serenità del cielo e temperature miti. Le condizioni meteo sono migliorate anche sul Nord-Est e prevalgono schiarite anche in Sardegna, ove però ha soffiato molto sostenuto il maestrale a causa dell’elevatissimo gradiente barico fra il minimo di pressione al Sud Italia e l’anticiclone sul Mediterraneo Occidentale. Più in generale, la ventilazione è stata protagonista un po’ ovunque e presenta raffiche violente soprattutto in corrispondenza di episodi temporaleschi. Le temperature hanno subito flessioni sulle aree colpite dal maltempo, con ancora picchi elevati fino a 35 gradi all’estremo Sud.
INSTABILITA’ PROLUNGATA – Situazione che si avvia a restare compromessa anche per i prossimi giorni, in quanto il vortice subirà un vero “effetto trappola” che ne impedirà la normale evoluzione verso oriente. Ad alimentare l’area instabile non mancheranno alcune infiltrazioni d’aria fresca dalla Russia.