EUROPA CAPOVOLTA – Osservando l’immagine satellitare a livello continentale, si nota l’ampia impronta perturbata che domina su un’ampia fetta dell’Europa Centro-Meridionale, fatta eccezione per alcune aree affacciate sul Mediterraneo e la Penisola Iberica dove invece a prevalere sono gli ampi rasserenamenti. Quest’area depressionaria, il cui centro motore si è andato a localizzare tra Austria, Repubbica Ceca e Slovacchia, tende a contrapporsi con un anticiclone nordico, il cui cuore caldo si è andato a piazzare nel Circolo Polare Artico, sulle aree settentrionali scandinave. Così, se sul cuore dell’Europa e parte del Mediterraneo si registrano temperature autunnali, il caldo estremo spadroneggia invece alle latitudini più settentrionali, con picchi addirittura di 30 gradi in Lapponia.
ITALIA NELLA SPIRALE INSTABILE – Nonostante il centro della depressione evoluto leggermente più ad est, la nostra Penisola è stata ancora in gran parte penalizzata da nuvolaglia irregolare e precipitazioni sparse, per effetto dell’afflusso di masse d’aria fresce ed instabili sul Mediterraneo Centrale. Nella prima parte del giorno le maggiori precipitazioni hanno riguardato Sardegna, parte dei versanti tirrenici (in particolar modo la Toscana e l’Umbria) ed il Triveneto, mentre nel pomeriggio la presenza dell’aria fresca in quota ha favorito la formazione di nubi imponenti a sviluppo verticale con acquazzoni a macchia di leopardo sulle regioni centro-meridionali, in particolare sulle aree interne ma con locali sconfinamenti verso i settori adriatici per la presenza di sostenute correnti occidentali in quota.