Si inizia a intravedere qualche sprazzo di sole, la nuvolosità è meno compatta delle precedenti 24 ore, le precipitazioni assumono forma meno intensa e cadono a carattere irregolare. L’immagine satellitare, a tal proposito, risulterebbe assai esplicativa, in quanto mostrerebbe il sistema nuvoloso portarsi al di là delle Alpi, ruotando attorno al minimo di Bassa Pressione che sino a ieri gravitava a ridosso dell’Italia. Nel suo incedere verso nord, è avvenuto il previsto cambio circolatorio. I venti non provengono più dai quadranti sud orientali, l’intenso richiamo sciroccale – che sappiamo aver provocato 48 ore di severo maltempo su buona parte dell’Italia Settentrionale – è stato sostituito da una più fresca ventilazione sud occidentale.
I venti sono ruotati da occidente nella giornata passata, ad iniziare ovviamente dai mari di ponente. Oggi il Libeccio spira un po’ dappertutto, con intensità moderata, e sospinge masse d’aria ben più fresche che stanno causando un abbassamento delle temperature e un calo della quota neve. Sia nelle Alpi che sui rilievi appenninici. Neve che ieri cadeva attorno ai 1800 m, pur con qualche eccezione verso il basso sulle Alpi occidentali, mentre oggi in alcune località alpine potrebbe imbiancare prati e costoni rocciosi sin dai 1400 di altezza. Quota piuttosto bassa per il mese di Maggio, ma se considerate che in Spagna e sulla Francia è stato un avvio di settimana nevoso sino alle basse quote, allora è evidente che non dobbiamo stupirci.
Ma veniamo alla previsione. Come detto oggi a prevalere sarà l’instabilità e non più il tempo perturbato. Nel momento in cui vi scriviamo, passata da poco l’alba, le segnalazioni che provengono dalle stazioni meteorologiche distribuite nel territorio nazionale, indicano piogge persistenti nelle regioni del Triveneto e in Liguria e degli acquazzoni tra Marche, Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna. Si capisce ovviamente che, come si è sottolineato pocanzi, la circolazione dei venti espone il Tirreno alle precipitazioni più consistenti.
Nel corso delle prossime ore sarà evidente una spiccata instabilità. Si avranno rovesci di pioggia e probabilmente anche qualche temporale soprattutto lungo la fascia alpina e prealpina, ma sembra sussistere la possibilità di occasionali sconfinamenti in qualche settore della pedemontana padana e anche nelle aree pianeggianti del Piemonte e della Lombardia.
Instabilità destinata ad acuirsi anche al Centro, specie su Toscana, Umbria e Lazio, ove le precipitazioni si estenderanno anche alle zone interne e in vicinanza dei rilievi. Nonostante il tipo di circolazione, potrebbero organizzarsi temporanei annuvolamenti anche su Marche ed Abruzzo, tanto da non escludere qualche breve acquazzone durante la fase centrale della giornata. Evoluzione simile anche in Puglia, in Calabria ed in Sicilia, ove a prevalere saranno condizioni di tempo variabile ma con maggiori schiarite nei versanti ionici. Nel corso del pomeriggio potranno verificarsi fugaci acquazzoni, in rapido dissolvimento.
In Sardegna insistono anche ora delle piogge nelle aree settentrionali, nelle prossime ore si dovrebbe accentuare ulteriormente la fenomenologia, propagandosi probabilmente all’entroterra. Anche in Campania non mancheranno rovesci e qualche temporale e v’è da precisare che lungo la fascia medio alta tirrenica gli scrosci di pioggia potrebbero insistere per gran parte della giornata.