La combattiva area depressionaria penetrata ieri sul Mediterraneo centro-occidentale svolge ancora il suo compito, sia pur parzialmente debilitata da un’evoluzione a cut-off che l’ha portata ad isolarsi fra i canali di Sardegna e di Sicilia.
Nella giornata di ieri è stata proprio la Sardegna l’area più colpita dalle precipitazioni, con quantitativi particolarmente abbondanti su alcuni settori della costa orientale, in particolare la Baronia e l’Ogliastra, con oltre 50 mm a Siniscola, e quasi 80 mm a Barisardo (fonte Servizio Agrometeo Regionale).
Da segnalare inoltre, sempre per la giornata di ieri, i 26 mm di pioggia su Alghero Fertilia e poi Olbia, che con oltre 23 mm, ha raccolto in un sol giorno più pioggia di tutta quella avuta in precedenza dal 1° Gennaio.
Attualmente il minimo al suolo è posizionato sull’ovest della Sicilia, mentre quello in quota (riferimento all’altezza isobarica di 700 hPa) agisce più ad occidente intorno alle coste tunisine, permettendo dunque l’azione temporalesca delle correnti da SW, lungo il cavo di risalita del vortice stesso.
Azione tiepida sud-occidentale peraltro responsabile di un certo incremento termico nelle ore più calde odierne su Puglia, Calabria ed est della Sicilia, con picchi termici intorno ai 18 gradi.
Tuttavia l’area ciclonica non è in fase d’indebolimento, sia perché non si trova all’interno di un campo altopressorio, sia per il fatto che nella sua azione vorticosa tende a pescare aria molto più tiepida e umida dal Golfo Libico, che va a contrastare con l’aria più fresca presente in quota, il cui nocciolo è posizionato fra Sardegna, Sicilia e Tunisia.
Al momento temporali molto forti sono in atto sul Trapanese, ove addirittura le mappe di rilevazione delle scariche elettriche segnalano una frequenza d’attività molto imponente da fondoscala, con oltre 80 scariche in mezz’ora su un’area relativamente ristretta. Per quanto concerne le precipitazioni, fino alle 13 erano stati rilevati 4 mm, tuttavia il maltempo vero e proprio è iniziato nelle ore successive.
Piogge sparse anche sulle restanti regioni meridionali e sulla Sardegna, unica area che risente della ritornante di correnti settentrionali (N/NE) in quota. L’aria più fresca in quota (-25,3°C il radiosondaggio del primo pomeriggio di Cagliari Elmas) a contrasto con l’aria decisamente più mite dei bassi strati sta favorendo rovesci di pioggia, specie sul Cagliaritano.
Situazione molto differente invece sulle regioni settentrionali, ove la relativa stabilità e il sole associato a un clima più secco ha consentito un rialzo termico, con valori in pianura diffusamente superiori ai 10 gradi, e dunque oltre le medie del periodo, con forte escursione termica rispetto alle ore notturne.
Gli stessi cieli sgombri da nubi hanno infatti determinato un forte ribasso delle minime del primo mattino, con ritorno a valori intorno o sotto la quota fatidica degli zero gradi, e gelate di maggior entità sulle pianure della Valpadana centro-occidentale.
L’invasione d’aria moderatamente fredda da est nella giornata di ieri ha contribuito a questo calo termico, con la genesi di condizioni d’inversione termica non solo nelle pianure, ma anche sui fondovalle e sugli altopiani delle aree Prealpine.
L’evoluzione per le prossime ore vedrà il graduale lentissimo spostamento del vortice in quota verso est, che resterà assai vivo con il maltempo che tenderà a concentrarsi sui settori ionici, maggiormente penalizzati dalle correnti sciroccali piovose che impatteranno specialmente sull’est della Calabria ed aree ioniche della Basilicata.
Fase di maltempo sicuramente da non sottovalutare, in quanto perdurerà fino almeno alle ore pomeridiane di domani, con situazione a rischio da monitorare per le zone più esposte.