EVOLUZIONE METEO COMPLESSA – Apriamo in maniera un po’ insolita, per sottolineare quanto sia difficile ottenere riscontri soddisfacenti in merito ai dettagli delle previsioni nell’ambito di uno scenario meteo evolutivo che vede una struttura vorticosa centrata sul cuore del Mediterraneo nel pieno dell’estate. Lo strumento indispensabile del previsore è il modello matematico, ma le mappe modellistiche in una situazione di questo tipo faticano ad inquadrare la localizzazione e l’entità delle precipitazioni, anche a distanza di poche ore. Questo accade perché in atmosfera così instabile quasi tutte le precipitazioni sono legate ad ammassi perturbati spesso temporaleschi, che colpiscono a macchia di leopardo e ciò è ancor più esasperato in questo periodo.
UN GUASTO INSOLITO NEL CUORE DELL’ESTATE – La struttura ciclonica, a tutte le quote, si trova posizionata tra il Basso Tirreno e le due Isole Maggiori, in posizione ancor più meridionale di quanto era stato stimato dalle proiezioni modellistiche. E’ davvero rara davvero vedersi una configurazione di questo tipo: non si tratta infatti di una semplice goccia fredda, generalmente strutturata solo alle altezze superiori dell’atmosferica, ma di una vera e propria spirale ciclonica con minimo barico ben scavato anche nei bassi strati e da cui sono derivanti i venti forti che hanno soffiato in diverse zone del Paese. Di certo, non vi sono molti precedenti per questo periodo.
CENTRO-SUD ITALIA NELLA MORSA DEL VORTICE – Instabilità e maltempo vagano sui mari circostanti le regioni centro-meridionali: il vortice così freddo in quota ha fatto esplodere i temporali soprattutto sul mare, a conferma di una configurazione barica dalle caratteristiche settembrine. Ci troviamo dinanzi ad un avvio di settimana quasi autunnale con temperature che, anche per via delle nubi e precipitazioni, hanno subito una forte flessione. Precipitazioni relativamente intense si sono avute in alcune zone del Sud, specie sulla Calabria ionica e sull’est della Sardegna, dove in genere non cade manco una goccia d’acqua in pieno luglio. Si sono rivelati fortunatamente infondati i timori di eccessivo maltempo, specie sulle regioni adriatiche.