ANTICICLONE AFRICANO – Si è di nuovo rinvigorito l’apporto dell’anticiclone sub-tropicale, in risalita dalle latitudini nord-africane verso il cuore del Mediterraneo e parte del Centro Europa. La causa scatenante di questa rimonta anticiclonica risulta essere l’ampia saccatura a ridosso delle coste occidentali europee: la struttura vorticosa, centrata sulla Gran Bretagna, si protende verso sud fino all’Atlantico Portoghese, comportando così la risalita del ramo settentrionale dell’alta pressione sub-tropicale che solitamente staziona a latitudini più basse. Questo schema barico costringe l’anticiclone delle Azzorre, caratterizzato da termiche più fresche, a restare relegato sul Vicino Atlantico.
TEMPERATURE FINO A 38 GRADI SULL’ITALIA – In Spagna si sono raggiunte le temperature più alte, con punte di oltre 40° nella Comunità Autonoma di Murcia. La Penisola Iberica è divisa in due, con il flusso fresco atlantico che prevale sulle aree occidentali e settentrionali. L’afflusso sahariano ha portato valori di 40° anche sulle coste mediterranee dell’Algeria. Come nelle attese, il caldo si è accentuato anche sul nostro Paese, con temperature che in molte località hanno varcato la soglia dei 35°, non solo al Centro-Sud, ma anche in Emilia Romagna. Picchi di 38 gradi e poco oltre si sono registrati sul ternano e sul reatino, ma anche in Sardegna sul Medio Campidano. Si sono sfiorati i 38° persino al Nord in Romagna.
METEO NON DEL TUTTO STABILE – I cieli sono stati quasi ovunque sereni, grazie al rafforzamento della struttura anticiclonica. Il forte riscaldamento diurno e le residue infiltrazioni d’aria più fresche in quota hanno favorito, nel primo pomeriggio, lo sviluppo di una vivace cumulogenesi su aree montuose, in particolare appenniniche e sulle Alpi Orientali. Tra Abruzzo, Molise e Campania l’attività termoconvettiva è stata più vivace ed organizzata, tanto da degenerare in frequenti temporali su aree montuose e limitrofe. Qualche locale rovescio si è avuto anche lungo la dorsale appenninica della Calabria, in prossimità dei maggiori comprensori montuosi, e sui rilievi a nord della Sicilia.