ALTA PRESSIONE IN FASE DI STANCA – Non è più pulita l’immagine satellitare appena ad ovest dell’Italia, dove stanno scorrendo infiltrazioni d’aria umida che approfittano di un primo parziale cedimento del campo anticiclonico. Le perturbazioni vere e proprie continuano però a transitare a latitudini medio-alte, connesse ad una profonda spirale di bassa pressione attualmente centrata in corrispondenza della Scozia. E’ da tenere assolutamente d’occhio tale area di bassa pressione, poiché sarà proprio questa a portare un importante cambiamento meteo anche su buona parte dell’Italia, in avvio di settimana. Si tratterà di un cambiamento di circolazione notevole, con il nucleo ciclonico in isolamento che potrebbe rotolare proprio lungo la Penisola, in particolare lungo le Adriatiche: un peggioramento normale per la fine dell’estate, ma con dinamiche non così dissimili dalle tante anomale incursioni perturbate che hanno segnato la stagione di quest’anno.
ITALIA TRA SOLE E QUALCHE ACQUAZZONE – Il predominio anticiclonico non ha subito alcuna variazione di rilievo sul Mediterraneo Centrale e così il contesto meteo si è mantenuto soleggiato su gran parte d’Italia, per quella che è risultata essere una giornata assolata di fine estate come poche se ne sono avute nel corso dell’anno. Disturbi nuvolosi hanno ancora lambito le regioni settentrionali, con qualche temporale limitato ai settori alpini più settentrionali. Nelle ore più calde il riscaldamento diurno ha favorito la formazione di cumulonembi a ridosso dei rilievi interni appenninici del Centro-Sud, con acquazzoni sporadici che hanno interessato in particolare le zone fra Abruzzo, Molise ed entroterra laziale. Temporali hanno colpito con una certa enfasi anche i rilievi della Sicilia (leggi qui per approfondimenti). Da segnalare poche variazioni per quanto concerne le temperature, con punte massime prossime ai 35 gradi solo su alcune località del Sud.
INCOMBE CAMBIAMENTO – Il week-end riserverà ancora condizioni estive, tuttavia si inizierà a risentire dei primi effetti connessi all’ingresso dell’avanguardia delle correnti più fredde che trascineranno il vortice instabile, destinato ad entrare in piena azione all’inizio della settimana, primo giorno di settembre.