Sta in parte precipitando la situazione meteo su gran parte d’Italia in questa fase d’avvicinamento al Ferragosto, caratterizzata dall’azione sempre più ravvicinata di un vortice di bassa pressione centrato in prossimità del Regno Unito, ad un passo dal Canale della Manica. Il raggio d’azione della ferita ciclonica si è ulteriormente abbassato di latitudine, favorito dalla scarsa tenuta del campo anticiclonico sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo.
L’ingresso di correnti fresche nord-atlantiche, associate ad un abbassamento dei geopotenziali, sta quindi generando un calo della pressione a tutti i livelli dell’atmosfera, stimolando peraltro il richiamo d’aria instabile dalle vicine coste nord-africane. Per questo motivo, in seno alle correnti umide sud/occidentali (ramo ascendente dell’onda di bassa pressione), l’instabilità si è andata ad esaltare non poco sulle regioni centro-settentrionali dell’Italia.
La ferita di bassa pressione sta abbracciando gran parte dell’Europa Centro-Occidentale (clima che si mantiene piuttosto fresco per il periodo), stimolando ancora una volta la risalita del caldo d’origine sub-tropicale sulle zone orientali del Continente e sulla Russia. Su quest’ultima, il caldo eccezionale ha leggermente allentato la morsa sulle zone settentrionali e nei dintorni di Mosca, mentre il clima resta decisamente rovente sulle zone meridionali e sull’Ucraina.
L’Italia appare nettamente spezzata in due dal punto di vista meteorologico: una serie di ammassi nuvolosi temporaleschi ha infatti colpito il Centro-Nord tanto che. da inizio giornata sono già caduti quasi 28 mila fulmini, facendo classificare la giornata odierna già fin d’ora come quella più temporalesca di tutto il 2010. Invece, la situazione è ben diversa sulle regioni meridionali, le quali risentono di una maggiore protezione dello scudo anticiclonico che si avvale di un respiro più caldo nord-africano, come testimoniano le temperature toccate al Sud e sulla Sicilia, con punte fino a 36 gradi sulla città di Trapani.
Il contesto, come già detto, risulta invece essere estremamente temporalesco sulle regioni centro-settentrionali: nella primissima parte del giorno temporali a ripetizione hanno colpito con particolare intensità il Levante Ligure e la Versilia. Un nucleo di precipitazioni molto localizzato ha scaricato oltre 120 mm di pioggia in circa 3 ore a Portovenere, al limite orientale del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Altra cittadina colpita da un forte temporale notturno è stata Sestri Levante, dove la locale stazione meteo dell’ARPAL ha registrato 110 mm di pioggia, di cui 100 in due ore.
Nel corso del giorno anche il resto della Toscana è stata coinvolta da un ulteriore groppo temporalesco, il quale si è poi propagato verso l’Emilia Romagna e le Marche sospinto dalle correnti sud/occidentali. Un intervallo si è ora affacciato sulle regioni di Nord-Ovest e sull’Alta Toscana, ma si tratta di schiarite del tutto effimere con nuovi temporali pronti a rigenerarsi e colpire le stesse zone, stante la persistenza della stessa circolazione instabile.