Oggi inizia il weekend di Ferragosto, il traffico nelle autostrade sarà intenso, c’è chi parte ma c’è anche chi domenica tornerà verso casa, dando vita alla prima fase del contro esodo. Stiamo per varcare la fatidica soglia di metà Agosto, quella che pian piano ci traghetterà verso la conclusione della stagione estiva. Non necessariamente ciò corrisponderà ad un cambio circolatorio consistente, Settembre è spesso un bel mese, ricco di sole, temperature gradevoli e non a caso milioni di Italiani riservano le ferie in un periodo ove l’affollamento cala consentendo momenti di puro relax.
Chi ha scelto di trascorrere le vacanze lontano dalla Penisola seguirà le previsioni con eguale attenzione. Il tempo è bello in Spagna, Portogallo, su gran parte della Francia, della Svizzera, dell’Austria e nella Germania centro meridionale. Nelle zone di montagna si formano i temporali pomeridiani, ma nel complesso domina la stabilità e c’è caldo. Salendo a Nord, verso le Isole Britanniche e la Penisola Scandinava, v’è necessità dell’ombrello e d’abiti un po’ più pesanti. La ruota depressionaria Islandese facilita lo scorrimento di numerose perturbazioni che, non trovando altro sfogo, percorrono la via settentrionale gettandosi poi sulla Russia europea e nei Paesi circostanti il Mar Nero.
Tuttavia, come detto in apertura, la stessa Italia – pur godendo della protezione anticiclonica – è interessata da condizioni di instabilità diurna e i temporali che si vengono a formare a ridosso dei rilievi sono spesso consistenti e insistenti. Le ragioni sono due: da un lato abbiamo assistito ad un blando indebolimento anticiclonico nei mari meridionali peninsulari causato da una piccola ansa ciclonica di matrice africana; dall’altro il forte riscaldamento diurno fornisce l’energia necessaria a quei moti verticali che stanno alla base delle celle temporalesche.
La giornata odierna, vigilia di Ferragosto, pur proponendo uno scenario di prevalente stabilità, avrà modo di caratterizzarsi per una nuova accentuazione dell’instabilità pomeridiana. In qualche area peninsulare ci sono già nubi e persino qualche temporale. Le segnalazioni del primo mattino indicavano la presenza di alcune celle temporalesche nel Trevigiano, ma le nubi risultavano in genere diffuse su diverse aree del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Altra regione ove la nuvolosità era ed è consistente è la Sicilia. Nubi che sono riconducibili alla piccola ansa ciclonica africana, i cui effetti saranno maggiormente evidenti nel corso delle ore pomeridiane.
Se nelle coste, in Val Padana e nelle grandi città splenderà il sole, sui monti avremo un’accentuata cumulogenesi con altri temporali di calore. I fenomeni di maggiore consistenza dovrebbero interessare i tratti appenninici centro meridionali, nello specifico Marche, Abruzzo, Lazio, Molise, Campania, Basilicata e Calabria. Qualche acquazzone interesserà anche i rilievi dell’Umbria, l’Appennino tosco-emiliano e le zone interne delle due Isole (specialmente la Sicilia orientale e la parte centro settentrionale).
Sulle Alpi la fenomenologia pomeridiana sarà sparsa e non così intensa, ma nel corso della sera si potrebbe assistere all’intensificazione delle precipitazioni nei tratti occidentali e nelle montagne del Triveneto. E’ probabile che in Piemonte e sul Veneto i temporali possano giungere anche in pianura e di notte qualche focolaio temporalesco potrebbe invece bagnare i tratti pedemontani della Lombardia occidentale. Il caldo sarà ovunque moderato, le temperature più alte si registreranno nelle Isole e nelle zone interne tirreniche. I venti saranno in genere deboli di direzione variabile o a prevalente regime di brezza. Nei Canali delle due Isole proverranno dai quadranti orientali.