Siamo prossimi ad un sostanziale cambiamento meteo-climatico. Fino a ieri si avevano condizioni d’instabilità nelle regioni adriatiche e del sud, figlie della bassa pressione stanziale a ridosso dello Ionio. Tra l’altro proprio 24 ore or arrivava un ultimo impulso freddo e giungendo da oriente andava a rinvigorire le precipitazioni nelle medesime zone. Precipitazioni che assumevano carattere nevoso a bassissima quota e che sovente si accompagnavano a lampi, tuoni e grandinate (vedi Sicilia).
L’elaborazione grafica odierna individua il vortice responsabile dello scenario di cui sopra (in definitivo allontanamento) ma è ancor più importante concentrarsi sugli accadimenti atlantici e settentrionali. Noterete voi stessi che a differenza di altre analisi abbiamo indicato il Vortice Polare piuttosto che la Depressione d’Islanda. L’indicazione scaturisce dalla realtà dei fatti, ovvero dall’imminente sprofondamento del vortice nel cuore dell’Europa.
Gli effetti, in termini di maltempo, si mostreranno rilevanti già nelle prossime ore e col passare dei giorni sentirete parlare di venti furiosi, freddo e tantissima neve in svariate aree continentali. Gli effetti della sterzata sono giunti anche in Italia, dove registriamo l’ingresso di un fronte nuvoloso che presto arrecherà un peggioramento a cominciare dalla Sardegna per finire con le tirreniche. Le nevicate si attesteranno al di sopra dei 1200 metri ed in serata vi sarà un sostanziale peggioramento anche su ovest Alpi e Valle d’Aosta. Qui la quota neve sarà posizionata a quote inferiori e non escludiamo sconfinamenti verso i fondivalle.
A nostro avviso è ancor più importante focalizzarsi sui venti, perché da oggi si disporranno dai quadranti occidentali e diverranno violenti. Trattandosi di aria oceanica – in prima istanza – ci aspettiamo un rialzo delle temperature ed in particolare delle minime della prossima notte. Quelle odierne, avremo modo di vederlo, si sono mantenute piuttosto basse e comunque invernali praticamente ovunque.