L’immagine del Satellite testimonia immediatamente la complessa fase invernale ciclonica che domina sull’Europa. Attualmente il perno del vortice freddo si va localizzando sull’Italia, gradualmente in cut-off per il taglio della saccatura operato dall’espansione di una figura d’alta pressione verso la Penisola Scandinava. Per evitare confusioni, vi invitiamo ad osservare il canale di scorrimento dell’aria gelida d’estrazione artica: non più attualmente alimentata dalle latitudini artiche, essa scivola dal Baltico verso le Isole Britanniche per poi discendere in Atlantico sul Golfo di Biscaglia, Penisola Iberica e poi rientrare sul Mediterraneo. Attualmente l’aria artico-marittima ha raggiunto con l’avanguardia diverse zone d’Italia, i settori di ponente del Centro-Sud ma a causa di questo giro così ampio è facile immaginare come gli effetti dalle nostre parti siano molto più limitati di quanto accade in Europa, sia in termini di temperature che di neve a bassa quota.
Il gelo sull’Europa Occidentale sta assumendo ormai connotati di straordinaria persistenza.: ogni giorno arrivano notizie di eventi riconducibili a quelli che sembrano gli inverni di un passato ormai relativamente lontano. Dopo i fiordi ed i porti di alcune capitali del Nord Europa, ecco che anche il Mitico Gran Canal di Dublino, che collega la città al fiume Shannon, si è in gran parte congelato. La capitale irlandese si è svegliata stamane con -10°C, temperatura abbastanza insolita per una zona spesso mitigata dalle temperate correnti oceaniche. Gelo e neve tengono sotto scacco la Francia, così come la Germania si appresta a ricevere un ulteriore contributo gelido. Nemmeno la Spagna è immune dalla colata artica e fa sensazione la neve arrivata sulle zone sud/orientali fino in pianura nella regione di Alicante, senza tuttavia coinvolgere la città capoluogo.
In Italia le condizioni meteo odierne sono nettamente cambiate, causa l’approssimarsi di queste masse d’aria fredde artico-marittime provenienti dalla Francia. La neve, peraltro per ora non così significativa, si sta abbassando di quota sugli Appennini ed in particolare sui rilievi della Sardegna. Lo scontro con le masse d’aria pre-esistenti ha prodotto fenomeni alquanto significativi in diverse zone del Centro-Sud, specie fra il Lazio e la Campania: è stata una nottata molto movimentata quella trascorsa sui Castelli Romani, per gli intensi temporali associati a furiosi colpi di vento con raffiche superiori ai 100 km/h. L’evento non ha risparmiato nemmeno la parte sud della Capitale e la zona di Latina, con diversi danni e disagi in particolare per le interruzioni dell’energia elettrica. Nel frattempo, il maltempo è proseguito anche al Nord per l’azione del ramo occluso che ha continuato a richiamare aria relativamente mite: niente neve in Val Padana, ma solo pioggia. Discorso ben diverso sul Basso Piemonte e sul Nord Appennino, ove si sono avute ulteriori tormente di neve fino a quote basse per gran parte della giornata odierna, con accumuli ulteriormente saliti come possiamo apprezzare da questa breve carrellata di foto.