Siamo indecisi se cominciare l’articolo con le buone o le cattive notizie. Per non correr rischi, iniziamo facendo un passo indietro e analizzando quel che è accaduto ieri. Rammenterete che cominciammo la giornata nell’indicare la presenza di un fronte instabile a ridosso delle Alpi e vi dicemmo che l’aria umida sarebbe penetrata nel Nord Italia causando un peggioramento di tipo temporalesco.
Beh, detto fatto. Violentissimi temporali si sono abbattuti nelle pianure del Nordovest, accompagnandosi alla grandine e ai colpi di vento. Inutile dirvi che vi son stati danni, in alcuni casi ingenti. Fortunatamente non alle persone, bensì alle strutture o alle auto.
Nelle restanti regioni, invece, dominava e domina l’Anticiclone. Ciò nonostante l’intrusione di qualche spifferello d’aria umida ha indotto la formazione di nubi torreggianti in qualche tratto della dorsale appenninica e si sono avuti dei temporali. Nulla di paragonabile con quelli del Nord Italia, quanto bastava però a rinfrescare l’aria laddove cadeva la pioggia.
Gli strascichi del fronte instabile si hanno ancora adesso. La giornata s’è aperta con piogge residue nelle regioni del Triveneto ed anche qualche temporale nel Veronese. Ora è bene passare all’osservazione dell’immagine satellitare. Non perderemo molto tempo in chiacchiere, anche perché quel che si vede è assolutamente indicativo di quanto sta avvenendo.
Negli articoli precedenti, correlati dalla stessa immagine, ponemmo l’accento sull’area di Bassa Pressione stazionante nelle porzione d’Atlantico compresa tra il Regno Unito e l’Islanda. Ed eccola, indicata anche oggi. E’ molto più visibile perché ha compiuto un po’ di passi verso est e le perturbazioni che riesce a sfornare hanno modo di distendersi anch’esse verso Levante in modo più convincente. Ne vediamo una sulla Francia ed è quella che condurrà altre masse d’aria umida e instabile sull’Italia Settentrionale.
Da qui le cattive notizie. Il Nord vivrà un sabato d’instabilità. Instabilità che inizierà a manifestarsi coi temporali alpini, ma verso il tardo pomeriggio porterà i focolai ad estendersi sulle pianure e non è detto che possano formarsi nuovi sistemi multicella. Quelli, per intenderci, che causano le grosse grandinate o peggio ancora le trombe d’aria. Stavolta, a differenza di ieri, si propagheranno anche alle regioni del Triveneto e verso sera non mancheranno degli episodi consistenti sul Veneto.
Avranno maggiore difficoltà a raggiungere Emilia Romagna e Liguria, anche se occasionalmente potrebbero verificarsi nelle zone appenniniche. Così come occasionalmente continueranno a manifestarsi dei focolai temporaleschi sull’Appennino centrale ed in particolare nell’entroterra abruzzese. Nelle restanti regioni, del Centro Sud sia bene inteso, splenderà un caldo sole d’Agosto e le temperature – le massime – potranno raggiungere localmente i 34-35 gradi.
Da segnalare, al più, il transito di qualche innocua velatura soprattutto tra Sardegna e Centrali. Sul Tirreno e nel Mare di Sardegna, invece, sono presenti nubi di origine marittima – derivanti dal passaggio dell’aria calda sugli specchi d’acqua – che potrebbero recare qualche fastidioso annuvolamento nei litorali.