LAGO CICLONICO SUL CENTRO-NORD EUROPA* – Gran parte del Continente continua a risentire dell’azione di una vasta figura ciclonica, che domina da svariati giorni e presenta due fulcri principali ben strutturati: il primo risiede sulla Penisola Scandinava, mentre il secondo si trova poco al largo del Golfo di Biscaglia ed è in fase d’approfondimento. La nuvolosità appare piuttosto diffusa sulle nazioni centrali e settentrionali del Continente, continuamente alimentata dal flusso di correnti fredde artiche che discendono verso il Regno Unito. Un nuovo ammasso perturbato si approssima da ovest in direzione della Francia, collegato a quel minimo di pressione posizionato ben al largo delle coste occidentali francesi, che però non costituirà una minaccia per l’Italia.
CALDO AFRICANO INSISTENTE AD EST DELL’ITALIA – Una bolla d’aria rovente africana continua ad estendersi verso il Mediterraneo orientale, il comparto sud-orientale europeo e parte della Russia meridionale: l’afflusso caldo persiste a causa della situazione barica di blocco a livello continentale, contrassegnata dalla depressione che negli ultimi giorni si è approfondita a latitudini sempre più basse sull’Europa Centro-Occidentale. Le temperature sono aumentate ulteriormente di 1-2 gradi, con punte fino a 37-39 gradi in alcune località della Grecia e della Turchia. Stessi valori si sono misurati anche tra Kazakhstan e zone russe meridionali, colpite in pieno dalla fornace africana. L’alito sub-tropicale lambisce anche il sud della Spagna, dove si sono toccati i 35 gradi.
NORD ITALIA, ULTERIORI TEMPORALI POMERIDIANI – La giornata è iniziata col sereno quasi ovunque su tutta Italia e per il Settentrione è stato un sole benaugurante, dopo la sfuriata di maltempo anche intenso che ha toccato molte zone negli ultimi giorni. In realtà, l’atmosfera ancora instabile ha favorito la formazione di nubi imponenti, poi degenerate in enormi celle temporalesche: gli ammassi convettivi più significativi si sono formati sull’Appennino Emiliano, per poi sconfinare verso la pianura emiliana e gran parte del Triveneto con acquazzoni anche intensi e occasionali grandinate. Focolai temporaleschi si sono sviluppati anche sui rilievi alpini e prealpini del settore centro-orientale, dove non sono mancati rovesci sparsi.