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Treno di perturbazioni sul Nord Europa, Italia nell’orbita dell’Anticiclone

di Mauro Meloni
12 Ago 2009 - 20:03
in Diretta Meteo, Facciamo il Punto
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L'alta pressione delle Azzorre fa il suo ingresso fin sull'Italia, allontanando verso oriente il flusso instabile nord-africano. Di scarso rilievo risulta essere al momento l'area instabile che lambisce la Sardegna. Copyright 2009 Eumetsat, rielaborazione grafica a cura della Redazione.
La pressione ha ripreso nettamente ad aumentare su tutto il bacino centro-occidentale del Mediterraneo, dopo gli effetti del transito di quella massa d’aria instabile associata al flusso di correnti nord-atlantiche, deviate verso est dall’imponente rimonta anticiclonica. L’onda di bassa pressione, responsabile del break instabile dei giorni scorsi, è ormai protesa sull’Europa Orientale, con un sistema frontale ancora ben organizzato ed aggrappato attorno ad un ricciolo depressionario, posto sul Mar Baltico.

Il flusso instabile atlantico tuttavia non va ancora in vacanza, almeno alle latitudini medio-alte del Continente Europeo. La depressione scandinavo-islandese si sta infatti rinvigorendo, sotto la spinta di masse d’aria in discesa dalle latitudini polari. La lunga striscia nuvolosa, che si estende dalle Isole Britanniche fino ai Balcani, non è altro che la fascia di confluenza che separa le correnti nord-atlantiche dal dominio altopressorio costituito da aria più calda e secca, in particolare alle altezze superiori dell’atmosfera.

L’alta pressione delle Azzorre ha così esteso la propria protezione anche verso il nostro Paese, portando un contributo di netta stabilità rispetto ai primi giorni della settimana. Tuttavia, l’anticiclone non è così forte, in quanto i massimi anticiclonici restano relegate sulle coste europee atlantiche. Per questo motivo non sono mancati alcuni focolai temporaleschi, incentivati dalla calura pomeridiana, sulle Alpi Orientali e su alcune zone dell’Appennino Centro-Settentrionale, in particolare sul Lazio.

Dentro il dominio anticiclonico sta intanto ancora agendo una debole area d’instabilità tra il Mediterraneo Occidentale e le sponde costiere nord-africane, le cui nubi alte più avanzate hanno interessato a tratti anche sulla Sardegna. Si tratta di un ammasso nuvoloso foriero anche di temporali nella sua parte centrale, a causa del contrasto fra l’aria più fresca in quota e quella più calda che risale dall’Algeria verso il Canale di Sardegna. La perturbazione, senza sbocco, tenderà a rimanere pressoché stazionaria in loco, anche se qualche rovescio potrebbe raggiungere domattina la Sardegna.

Il maggiore soleggiamento ha contribuito a degli aumenti localizzati delle temperature in diverse aree interne della Penisola, soprattutto sulle regioni centrali. Le punte massime, fino a 35-36 gradi, si sono raggiunte su alcune località di Sardegna, Lazio e Toscana. I valori termici sono abbastanza elevati, ma senza significativi eccessi verso l’alto: d’altronde manca una chiara presenza anticiclonica di stampo nord-africano e l’anticiclone delle Azzorre, per la sua natura oceanica, risulta essere un termoregolatore del nostro clima estivo.

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