VIA AL PEGGIORAMENTO – Si complica il quadro meteorologico sulla scena euro-mediterraneo: quel fragile promontorio anticiclonico di matrice azzorriana, che aveva consentito il miglioramento sull’Italia solo da ieri, non c’è ormai più. Spazio dunque alla depressione nord-atlantica, il cui perno resta collocato sul Regno Unito: tale circolazione depressionaria tende a sprofondare il suo asse verso sud, per effetto della contestuale risalita verso nord, in Aperto Atlantico, dell’Anticiclone delle Azzorre. La corrente a getto polare, sul bordo occidentale della saccatura, tende ad abbassarsi nettamente di latitudine: di conseguenza è in atto una caduta barica molto marcata sui settori ovest europei e soprattutto sul Nord Africa, tra Marocco ed Algeria, ove si è organizzato un sistema nuvoloso che già ingloba il Mediterraneo Occidentale e la Spagna.
ITALIA, PRIMI CENNI DI CAMBIAMENTO – Non abbiamo fatto a tempo ad assaporare il ritorno del sole che già bussano alla porta le perturbazioni: quella di origine atlantica appare ancora distante, ma un peggioramento si inizia a manifestare sulle Alpi, soprattutto settore ovest, a causa dell’intensificazione di un flusso d’aria umida prefrontale. Le nubi divengono sempre più compatte con spazio per qualche primo piovasco, in attesa del peggioramento sempre più consistente che coinvolgerà le regioni di Nord-Ovest nella giornata di domani, mercoledì 15 maggio. L’ammasso nuvoloso nord-africano appare sempre più vicino ed ha già portato velature tra le due Isole Maggiori ed il Tirreno Meridionale. Nubi più compatte affluiranno nelle prossime ore verso la Sardegna, dove in nottata sono attesi i primi piovaschi temporali.