Il picco dell’ondata di calore si è esteso quest’oggi a tutto il Sud e alla Sicilia, con temperature che in alcune località hanno raggiunto con estrema facilità valori oltre i 40 gradi. La Sardegna si è confermata anche quest’oggi la regione dai picchi termici più estremi: ieri era toccato al nord dell’Isola con punte di 47 gradi ad Arzachena (valore forse influenzato dai vicini incendi) e 46 gradi ad Ottana. Nella giornata odierna si sono notevolmente scaldate le zone interne del cagliaritano ed il Medio Campidano: in base alle rilevazioni del Servizio Meteorologico Nazionale sono stati raggiunti ben 45 gradi a Decimomannu, i quali rappresentano il nuovo record assoluto per la stazione meteo nelle vicinanze di Cagliari.
Il precedente record, pari a 44 gradi, risaliva al luglio 1983, quando un’ondata di caldo infernale aveva colpito la Sardegna, ma anche gran parte della Penisola . I picchi raggiunti in quell’ondata di caldo sembravano inarrivabili, in considerazione di un evento estremo che non si è mai più ripetuto con quell’aggressività. Le temperature toccate fra ieri ed oggi hanno invece raggiunto livelli sensazionali molto simili a quelli di quella storica ondata di caldo, che tuttavia allora fu così persistente da durare per oltre 10 giorni. Purtroppo, come nell’ondata di caldo di 26 anni fa, gli incendi l’hanno fatta da padrone soprattutto in Sardegna ed anche quest’oggi non è stata una giornata facile, complici le altissime temperature unite al clima torrido. Solo sulle coste occidentali dell’Isola si è avuto clima molto più umido da ieri, complice una debole circolazione marina che ha spinto addirittura nebbie in prossimità di alcune località costiere, fra le quali Alghero.
Il grande caldo quest’oggi ha infiammato anche il resto del Sud, con punte di 42-44 gradi in Puglia, Calabria e Sicilia. ma non sono state immuni nemmeno le regioni del versante adriatico: queste ultime sono state interessate da correnti favoniche, che hanno fatto raggiungere picchi termici molto elevati nella scorsa notte, con picchi addirittura superiori ai 37 gradi. In giornata poi le correnti di discesa dall’Appennino non hanno interessato tutte le località costiere del medio versante termico, pertanto non si sono avuti forti exploit termici, ma in talune zone le temperature più miti si sono combinate a tassi d’umidità elevati (causa brezze marine), con afa insopportabile.
Una lieve diminuzione termica ha invece interessato l’Emilia e le regioni centrali, ma con temperature che localmente hanno raggiunto punte di 35-36 gradi. Fa eccezione la Liguria, ove il vento fresco dal mare e annuvolamenti di tipo medio-basso hanno tenuto i termometri ben lontani dai 30 gradi un po’ su tutte le località della Riviera. Il caldo sta per subire una battuta d’arresto per merito di quell’onda ciclonica che sta transitando sul Centro Europa e che sta attualmente convogliando una serie di temporali sull’Arco Alpino, destinati ad interessare nelle prossime ore soprattutto il Triveneto.
Al seguito dell’onda ciclonica, avremo l’arrivo di correnti più gradevoli dai quadranti settentrionali, che domenica raggiungeranno anche il Sud senza comunque intralciare la persistenza di condizioni di generale bel tempo. La rinfrescata sarà tutt’altro che brusca, ma risulterà comunque sufficiente a riportare un minimo di normalità dopo questi picchi termici così estremamente anomali.